Lo hanno cercato per due giorni volontari dell’Enpa, del Gaib, di Provit, i vigili urbani e semplici cittadini
Un atto vergognoso che si è concluso nel peggiore dei modi: è stato ritrovato morto nei boschi della frazione figlinese di Restone il gatto trafitto in testa due giorni fa da una freccia di balestra.
Lo hanno cercato ininterrottamente i volontari dell'Enpa Valdarno, del Gaib, di Provit, la polizia municipale e semplici cittadini. Oggi il ritrovamento ma per lui non c'era più niente da fare.
La denuncia presentata alla polizia municipale va avanti. Sul profilo Facebook di Enpa Valdarno: "Speriamo di trovare il colpevole di questo gesto immondo che ha messo fine alla vita di un gatto selvatico protetto dalla legge come animale libero".
L'uccisione di animali è reato previsto dall'art. 544-bis del codice penale secondo il quale: "Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da 4 mesi a 2 anni".