Nei giorni scorsi l’assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli ha scritto all’Autorità di Regolazione dei Trasporti, per segnalare il ‘caso’ della linea Arezzo-Firenze, intasata dall’Alta Velocità. Ora Maurizio Da Re, portavoce dei pendolari valdarnesi, commenta quell’intervento
I disagi dei pendolari sulla linea valdarnese restano al centro dell'attenzione. Nei giorni scorsi l'assessore regionale ai trasporti, Vincenzo Ceccarelli, ha tirato in ballo direttamente l'ART, l'Autorità di Regolazione dei Trasporti: in sostanza chiede che si presti attenzione alla linea Arezzo-Firenze, intasata da treni dell'Alta Velcoità oltre che da quelli dei pendolari, e che l'Autorità si esprima su quale sia l'interesse primario da garantire, se l'uso "integrale della capacità della rete", oppure invece la "regolarità del servizio", sia dei treni AV che dei regionali.
E ora anche il Comitato dei Pendolari del Valdarno interviene in merito, con una nota del portavoce Maurizio Da Re. "Nella sua lettera, Ceccarelli sbaglia e omette due cose importanti", commenta Da Re. "La prima è che il sottoattaversamento TAV di Firenze non c'entra nulla con gli inchini e le interferenze dell'AV con i treni regionali, visto che avvengono ben prima del previsto tunnel, al bivio di Firenze Rovezzano e a al bivio di Valdarno nord prima della galleria San Donato. La seconda è che il peggioramento avvenuto da novembre scorso, che lui stesso riconosce, coincide, non a caso, con la famigerata circolare interna di RFI che prevede ufficialmente la precedenza sulla direttissima per i treni AV rispetto ai treni regionali".
"Sono due questioni che come comitatoabbiamo detto in più occasioni, ma che l'assessore continua a non riconoscere. L'assessore riconosce, incredibile ma vero,"le giuste e sacrosante proteste dei nostri pendolari", e riferisce che a dicembre scorso c'è stato sulla direttissima l'inserimento di "ulteriori 34 treni AV in transito", Vengono perciò dei dubbi su questa sua iniziativa di scrivere all'Autorità di Regolazione dei Trasporti. L'assessore – domanda Da Re – chiede aiuto all'ART perchè ha visto che da solo, dopo le due lettere scritte a RFI a dicembre e a marzo, è impotente nei confronti di Ferrovie? Opure chiede sponda ad ART perché è a conoscenza di un ulteriore possibile peggioramento della linea direttissima con l'eventuale inserimento di altri treni AV dal 10 giugno, col nuovo orario? O ancora sta iniziando la sua campagna elettorale per le prossime regionali?"
"Comunque sia – conclude il portavoce del Comitato – come pendolari e come comitato, continueremo con le nostre critiche e con le nostre proteste nei confronti di Trenitalia, di RFI, e della stessa Regione, per cercare di avere condizioni migliori al nostro pendolarismo quotidiano".