Lunedi già fissato un incontro con Rossi, si lavora per incontrare Di Maio. E intanto i lavoratori decidono l’occupazione dello stabilimento
“Quello di Bekaert è un annuncio scioccante, un atto vile nelle modalità e irresponsabile per le conseguenze drammatiche nei confronti di 320 famiglie dello stabilimento di Figline Valdarno.” Così Fabio Franchi, segretario generale aggiunto Cisl Firenze-Prato e Alessandro Beccastrini, segretario Fim-Cisl Firenze-Prato, commentano l’annuncio da parte della multinazione belga di voler chiudere lo stabilimento di Figline Valdarno (Fi), mentre i lavoratori, riuniti in assemblea stanno decidendo l’occupazione dello stabilimento.
“Questa azienda ha fatto shopping in Italia, appropriandosi di tecnologie e professionalità italiane ed oggi abbandona il nostro Paese e i suoi lavoratori con questa modalità ingiustificabile: alle 7,30 di stamani, un’ora prima dell’incontro fissato con i sindacati, ha preannunciato la sua decisione alle istituzioni. Un comportamento che rappresenta un ulteriore affronto a chi vive il dramma della perdita del lavoro.”
“L’unico modo per indurre Bekaert a ritirare questa scellerata decisione è la mobilitazione di tutte le forze coinvolte, istituzionali e sociali, a cominciare dal Governo. Lunedì mattina saremo in Regione dal presidente Rossi e sono in corso contatti con il ministero dello Sviluppo economico per un incontro lunedi pomeriggio. Chiederemo al ministro Di Maio di attivarsi per difendere i posti di lavoro, ma anche la tecnologia storica dello steel-cord ex Pirelli. E chiediamo alla stessa Pirelli di intervenire a tutela dei propri prodotti.”