Dopo l’ennesima ondata di cattivi odori provenienti dalla discarica di Podere Rota il sindaco di San Giovanni ha scritto al presidente della Regione Toscana
"Anche ieri sera è stata una serata difficile per i cittadini di San Giovanni e stamani non è da meno. L'odore acre, testimonianza della presenza a poche centinaia di metri dal nostra centro urbano della discarica di Podere Rota, si è diffuso per le nostre strade, si è affacciato alle finestre delle nostre case senza neanche chiedere permesso, tenendoci compagnia durante il sonno, anche in queste ore. Ormai sono anni che questo fenomeno contribuisce a creare disagi alla nostra popolazione e a far crescere la rabbia dei nostri cittadini nei confronti di una situazione diventata ormai non più sopportabile". Inizia così la lettera che il sindaco di San Giovanni Maurizio Viligiardi ha inviato al presidente della Regione Toscana Enrico Rossi. Al centro della missiva i cattivi odori, provenienti dalla discarica di Podere Rota, che ancora continuano ad assillare i cittadini della zona. Ribadita e richiesta la chiusura del sito come unica soluzione al problema.
Maurizio Viligiardi sottolinea i disagi subìti dai cittadini e le ripercussioni per il tessuto economico della zona. "Sono ormai circa 25 anni che quell’impianto è presente sul nostro territorio con un impatto sempre crescente, prevalentemente avvertito nel nostro tessuto urbano, cresciuto esponenzialmente dopo la costruzione e l’avio dell’attività dell’impianto di selezione e compostaggio, avvenuto nel 2008.
Il sindaco ribadisce anche l'inevitabilità della chiusura del sito come più volte sostenuto anche in consiglio comunale: "La Regione Toscana si sta avviando a definire la pianificazione impiantistica dei rifiuti per gli anni successivi al 2020 e non può non tenere conto di questa situazione. Credo non ci siano soluzioni alternative alla previsione di chiusura del sito. Lo stesso è stato costruito troppo vicino ad un centro urbano e qualsiasi soluzione adottata in questi anni è stata inefficace o insufficiente. Chiunque visiti quel sito, e in questi anni di visite ne sono state fatte, di qualunque livello istituzionale e qualsiasi colore politico, lo giudica gestito nella maniera corretta. Il vero problema è la sua collocazione".
Il sindaco di San Giovanni conclude la lettera al presidente Rossi: "Seppellire i rifiuti in discarica è quanto di più obsoleto si possa fare e continuare a tenere in vita un luogo dove ogni anno si conferiscono dalle 250 alle 300 mila tonnellate di rifiuti da buona parte della Toscana non ha nulla a che vedere con politiche di prospettiva europea. Mi rendo conto che il problema non abbia una soluzione semplice e a breve termine. Però credo che ci sia bisogno di un impegno da parte della Regione Toscana in due direzioni: una immediata per trovare una mitigazione ad una condizione insostenibile per chi vive e lavora a San Giovanni Valdarno; l’altra di avviare immediatamente una riflessione sulla pianificazione impiantistica regionale che preveda la definitiva chiusura del sito di Podere Rota e il suo avvio a bonifica e ripristino ambientale. Spero che terrai conto di queste mie riflessioni dettate dalla situazione insostenibile che stiamo vivendo e magari per questo poco lucide, naturalmente disponibile a affrontare la tematica in un incontro che possa esplicitarle meglio".