Sulla vertenza relativa al sito figlinese, interviene il consigliere regionale Casucci della Lega, che invita a passare dalle parole ai fatti
Manca ancora la convocazione al tavolo ministeriale, per la vicenda ex Bekaert di Figline: e circa 220 lavoratori attendono notizie sulla reindustrializzazione, prima che scada il periodo di cassa integrazione. Sul tema è intervenuto, con una nota, il consigliere regionale della Lega, Marco Casucci.
"Il tempo delle parole è finito! Al di là dei colori e delle sigle – dichiara Casucci – dobbiamo muoverci ed agire a tutti i livelli, dal regionale a quello nazionale; il destino di 318 famiglie dipende dal sostegno economico della cassa integrazione e dalla necessità di trovare un percorso chiaro per la reindustrializzazione. La cessazione dell'attività della Bekaert di Figline ha gettato nel dramma i lavoratori e le loro famiglie, ed è stata un duro colpo al mondo produttivo del Valdarno".
"Nello stabilimento – ricorda il consigliere della Lega – lavoravano anche molte persone di San Giovanni, Montevarchi, Terranuova, Cavriglia e Castelfranco Piandiscò. Adesso l'annuncio che rimangono solo tre mesi alla data di scadenza della cassa integrazione, dramma che si somma al dramma. Solo i fatti possono fare la differenza".