La Uilposte Toscana proclama lo sciopero delle prestazioni straordinarie fino al 20 agosto in tutta la regione. Assemblea sindacale anche a Figline. Nardi: “Mobilitazione ancora una volta necessaria per le mancate risposte di Poste Italiane in merito alla cronica carenza del personale e alla questione inesitate. Servono soluzioni immediate per cittadini e lavoratori”
Va avanti da mesi la mobilitazione di Uilposte Toscana, con lo sciopero degli straordinari di tutti i settori di Poste Italiane che ora è prolungato fino al 20 agosto. "Una mobilitazione necessaria – spiega il Segretario generale della Uilposte Toscana, Renzo Nardi – siamo di fronte alla totale assenza di riposte da parte dell'azienda in merito alle nostre richieste di migliori condizioni di lavoro e di qualità del servizio. La situazione è arrivata a livelli inaccettabili e fino a che non arriveranno riposte serie e impegni concreti, noi non ci fermeremo".
Al centro delle contestazioni del sindacato ci sono più aspetti, che riguardano il servizio, anche in Valdarno. "La cronica assenza di personale, peggiorata da continui esodi e dal periodo delle ferie estive; le continue ed eccessive trasferte richieste ai lavoratori per sopperire a croniche carenze strutturali; la gestione delle inesitate (la corrispondenza non consegnata, in particolare le raccomandate, ndr) che sono passate agli Uffici Postali senza una corretta e reale valutazione dell'aumento del carico di lavoro e senza un adeguato potenziamento dell'organico".
C'è poi nel mirino dei rappresentanti dei lavoratori quel servizio di consegna a giorni alterni già introdotto in Valdarno aretino, e che Poste sta estendendo nonostante le proteste della Uil: "Una situazione di difficoltà a cui sono stati abbandonati i lavoratori di Arezzo e Prato a seguito della riorganizzazione del recapito, che si somma a mezzi di lavoro obsoleti e inadeguati".
"Ad oggi l'azienda si è dimostrata del tutto inadempiente rispetto ad alcune problematiche che riguardano i lavoratori ma anche i cittadini – conclude Nardi – non possiamo accettare la cronica carenza di personale, aggravata dai pensionamenti, né la decisione unilaterale sul passaggio delle inesitate, cioè il ritorno della consegna di raccomandati e atti giudiziari non consegnati negli uffici postali. A lavoratori e cittadini servono risposte da Poste Italiane che da troppi mesi non arrivano".
La Uilposte Toscana nelle scorse settimane ha tenuto assemblee a Scandicci, Empoli, Borgo San Lorenzo e anche a Figline Valdarno, per spiegare la mobilitazione e informare tutti i lavoratori delle mancate risposte di Poste Italiane.