I 318 dipendenti, la Rsu e le tre sigle sindacali di Cgil, Cisl e Uil allargano la campagna per invitare a boicottare la multinazionale belga: oltre alla cordicella per pneumatici e alle gabbiette fermatappo, ecco cosa produce Bekaert
Una vera e propria campagna per chiedere di boicottare Bekaert: si amplia l'iniziativa dei 318 lavoratori Bekaert, della Rsu e di Fim/Cisl, Fiom/Cgil e Uilm/Uil nella complessa vertenza per salvare lo stabilimento di Figline. Dopo aver fatto appello ai produttori di spumanti, hanno inviato ora una lettera alle sedi nazionali e regionali delle associazioni dei consumatori e degli utenti Federconsumatori, Adiconsum, Movimento dei Consumatori, Adoc, Aduc, Assoconsum Onlus e altre.
"Gentilissimi,
a nome dei lavoratori Bekaert di Figline e delle organizzazioni sindacali territoriali dei metalmeccanici Fim/Cisl, Fiom/Cgil, Uilm/Uil, vorremmo porvi all'attenzione una questione per noi molto importante che riguarda la multinazionale belga Bekaert.
Il 22 giugno la direzione aziendale ha annunciato, senza alcun tipo di preavviso, la chiusura dello stabilimento di Figline e Incisa Valdarno, dove si produce lo steel cord, ovvero il filo di acciaio usato per il rinforzo degli pneumatici, cessando così l'attività nella fabbrica, comprata da Pirelli nel 2014. La Bekaert, delocalizzando in Romania e Slovacchia, manda definitivamente a casa 318 lavoratori (più l'indotto) in 75 giorni.
Insieme alle Istituzioni locali, regionali e al Ministero dello Sviluppo Economico ci stiamo mobilitando per ottenere il ritiro della procedura di licenziamento e, tra le altre cose, abbiamo deciso di promuovere una campagna per boicottare i prodotti a marchio Bekaert, non solo quelli realizzati a Figline ma in tutto il mondo.
Tra questi, oltre alla cordicella di acciaio per gli pneumatici vi sono anche:
– il filo metallico utilizzato per chiudere il tappo delle bottiglie degli spumanti italiani più famosi, motivo di vanto dell'azienda;
– componenti per utensili da cucina (forno, friggitrice, tostapane)
– spugnette in lana d'acciaio
– grucce per indumenti
– materiali per ferramenta (chiodi, filo spinato, reti da cantiere, pannelli da recinzione, reti per voliere e gabbie per animali..)
– rilegatura metallica di quaderni e libri.
Vi chiediamo pertanto il vostro sostegno e il vostro aiuto nella lotta contro questo grave atto di prepotenza di un'azienda che si vanta di supportare i prodotti italiani di qualità ma che non ha alcun rispetto dei lavoratori italiani e del loro ingegno.
Dei lavoratori di Figline ha infatti sfruttato le capacità e competenze sviluppate in tanti anni per poi abbandonarli di punto in bianco.
Per dare un segnale forte a Bekaert, per riaffermare un'etica per noi imprescindibile nei rapporti di lavoro e nelle corrette relazioni sindacali saremmo dunque molto grati se aderiste alla campagna, promuovendo un consumo consapevole ed etico contro questa multinazionale.
Aiutateci a diffondere il messaggio di non comprare prodotti a marchio Bekaert o che contengono loro componenti.
Grazie per l'attenzione che ci avete dedicato, buon lavoro!".
Intanto il Sindaco della Città Metropolitana di Firenze Dario Nardella ha fatto sapere che incontrerà venerdì 13 luglio, alle ore 15, i dipendenti dello stabilimento di Figline Valdarno.