Il Mise riconvoca le parti entro il 3 ottobre, dopo la pubblicazione del Decreto sulla cassa integrazione sulla Gazzetta Ufficiale. La multinazionale belga disposta, se l’accordo verrà siglato, a continuare l’attività fino al 31 dicembre
Terminato l'incontro a Roma: il Ministero dello sviluppo economico riconvocherà tutte le parti dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del Decreto sulla cassa integrazione per cessazione. La Bekaert si è detta disponibile, se l'accordo verrà siglato, a continuare le attività fino al 31 dicembre e a lavorare per la reindustrializzazione dello stabilimento. Al momento rimane ferma la data del 3 ottobre.
All'incontro di stamani erano presenti il vice capo gabinetto del Mise, Giorgio Sorial, il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, e il suo consigliere per i problemi relativi al lavoro, Gianfranco Simoncini, la Sindaca Giulia Mugnai, i sindacati e l'advisor nominato dalla multinazionale belga (azienda italiana Sernet) per attuare il piano sociale relativo alla dismissione dello stabilimento di Figline.
A Roma stamani sono arrivati in pullman anche 180 lavoratori, pronti a continuare la loro mobilitazione davanti alla sede del Ministero.
La multinzionale Belga scrive: "In caso di accordo, che dovrà essere raggiunto entro il 3 di ottobre, il piano prevede una pluralità di strumenti e attività finalizzati alla reindustrializzazione del sito e al ricollocamento dei lavoratori e vede la partecipazione attiva, nel rispetto delle reciproche competenze, di tutti i soggetti coinvolti (Azienda e Associazioni datoriali, Istituzioni, Sindacati e Dipendenti)".
"In particolare: Per la reindustrializzazione il piano prevede la ricerca e la selezione da parte dell’advisor specializzato incaricato dall’azienda di uno o più soggetti aziendali, a livello sia nazionale che internazionale, che possano subentrare a condizioni incentivate negli impianti dismessi assorbendo il personale o parte di esso; Per il ricollocamento attivo dei lavoratori il piano prevede inoltre la ricerca capillare nel territorio di aziende interessate ad assumere a condizioni incentivate e l’individuazione di percorsi di riqualificazione professionale in linea con le esigenze specifiche del mercato del lavoro del territorio. Il piano prevede anche misure di incentivazione all’esodo".
Infine: "La Società si è inoltre già resa disponibile, nell’ambito di un accordo con i Sindacati, a mantenere in funzione il sito e a proseguire le attività fino al mese di dicembre".
Il commento del sindaca Giulia Mugnai: "Usciamo dall’incontro di oggi con la rassicurazione, da parte del Governo, dell’introduzione della Cassa Integrazione, tramite il decreto di cui si è tanto parlato nei giorni scorsi. Riaggiorneremo questo tavolo una volta che quel decreto sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale e che, quindi, se ne potrà leggere il testo e se ne potranno conoscere i contenuti, che serviranno a noi e all’azienda per capire in che modo avviare gli ammortizzatori sociali. È fondamentale che tutto avvenga prima del 3 ottobre, termine ultimo per evitare i licenziamenti e per garantire ai lavoratori di rimanere dipendenti Bekaert. A quel punto, avremo un anno di tempo per continuare parlare di reindustrializzazione con soggetti credibili e capaci di mantenere produttivo lo stabilimento sul nostro territorio. Quei 318 posti di lavoro devono restare in Valdarno, per i dipendenti di oggi e per quelli futuri, per evitare che, a fine ammortizzatori, si crei un deserto sociale nel nostro territorio".