Come riporta il Ministero, l’azienda ha messo sul tavolo le sue proposte, che non comprendono però la sospensione della procedura di licenziamento. Ecco il verbale
È riportata nel verbale del tavolo al Ministero dello Sviluppo economico, la proposta che Bekaert, attraverso i suoi rappresentanti Roberto Secchi (Country Manager Italia) e Gianluca Zonta (HR Manager) ha presentato al tavolo di lunedì 30 luglio. Una proposta definita inaccettabile da sindacati e istituzioni, perché non contempla la sospensione della procedura di licenziamento.
"Il Piano inviato dall’azienda al Mise – si legge nella nota del Ministero – in sintesi prevede quanto segue:
– la Società si impegna a mantenere il sito attivo e a continuare le attività in esso svolte fino al 31 Dicembre 2018;
– la Società si impegna a promuovere, con la collaborazione del proprio advisor, progetti di reindustrializzazione presentati da terze parti che non siano concorrenti di Bekaert;
-La società mette a disposizione in parallelo alle attività di reindustrializzazione un sistema di incentivazione all’esodo su base volontaria;
– la procedura di licenziamento collettivo avviata si dovrebbe concludere con un eventuale accordo. Ma l’Azienda propone di derogare , ai sensi e per gli effetti dell’art. 8, comma 2, L. 236/1993,al termine di 120 giorni di cui all’art. 24, comma 1, L. 223/1991, prorogando lo stesso sino al 31 gennaio 2019".
Proposta definita irricevibile da sindacati e istituzioni, come riporta lo stesso verbale del Mise: "Le OOSS hanno chiesto unitariamente la sospensione della procedura. I Rappresentanti delle Istituzioni presenti hanno evidenziato l’importanza di accogliere questa proposta che è stata presentata dalle OOSS unitariamente. I rappresentanti aziendali hanno confermato l’indisponibilità ad accogliere la proposta rendendosi comunque disponibili ad informare il management".