Giacomo Cioni, presidente di CNA Firenze Metropolitana ed imprenditore di Figline e Incisa Valdarno e Laura Di Loreto, presidente Confesercenti Valdarno esprimono solidarietà ai lavoratori
Preoccupazione per il settore e solidarietà ai lavoratori vengono espresse da CNA E Confesercenti.
Giacomo Cioni, presidente di CNA Firenze Metropolitana ed imprenditore di Figline e Incisa Valdarno parla di "scelta incomprensibile e atto irresponsabile frutto di una modalità pirata di fare impresa" ed esprime vicinanza ai 318 lavoratori dello stabilimento e ai 100 dell'indotto.
“Un colpo durissimo. Per i lavoratori coinvolti, per le loro famiglie e, a cascata, per le attività economiche, quasi tutte ditte artigiane, dell’area intera che risentiranno delle ripercussioni economiche della mancata produzione di reddito. E i numeri sono peggiori di quelli fino ad oggi annunciati, perché ai 318 lavoratori in procedura di licenziamento, se le cose rimarranno così, andranno aggiunti i circa 100 dipendenti della decina di imprese locali che lavorano nell’indotto della multinazionale belga. Un indotto che in passato ha contribuito al successo del cord metallico, rispondendo prontamente con investimenti e capacità imprenditoriali richiesti prima dall’azienda Pirelli poi dalla Bekaert”.
“Indispensabile uno scatto di reni del livello politico, a partire dall’incontro di martedì al Ministero dello Sviluppo economico. L’obiettivo? Il ritiro della procedura di chiusura ed una strategia per la qualità, lo studio e la progettazione del cord metallico”, conclude Cioni.
Laura Di Loreto, presidente di Confesercenti Valdarno chiede “un impegno del Governo e Regione per evitare la chiusura dell’azienda e le negative ripercussioni sull’intera vallata”.
“Seppur l’azienda ha sede a Figline sono numerosi i lavoratori dei nostri comuni. Tra i tanti c’è San Giovanni Valdarno che non può permettersi di subire il duro colpo in termini occupazionali. L’occupazione del territorio con la chiusura dell’azienda Bekaert avrà una negativa ripercussione nell’economia della vallata. La nostra preoccupazione è per i lavoratori e per le loro famiglie. La perdita del posto di lavoro e del reddito comporta incertezza per il futuro per ben 318 famiglie”.
“Il Valdarno – aggiunge il presidente Laura Di Loreto – deve continuare ad essere un territorio ad alta vocazione manifatturiera. Naturalmente il settore moda non può assorbire interamente le necessità di occupazione quindi il comparto metalmeccanico deve continuare a essere un’opportunità lavorativa. La chiusura dei Bekaert non deve passare inosservata. Confesercenti è convinta che debba esserci un impegno del Governo e della Regione affinchè non venga chiusa coinvolgendo non solo gli attuali proprietari ma anche la ex Pirelli. Non è possibile che a meno di quattro anni dal passaggio dello stabilimento da Pirelli a Bekaert si sia manifestata una crisi così profonda da giustificare la totale chiusura e la perdita di ben 318 posti di lavoro”.