Domani mattina i rappresentanti sindacali della Uilm incontreranno i lavoratori in vertenza. Il segretario Materazzi: “Operazione dell’azienda barbara e cinica”
Saranno di fronte ai cancelli dello stabilimento Bekaert di Figline, domani mattina, i rappresentanti sindacali della Uilm per incontrare alcuni lavoratori e manifestare la netta e forte contrarietà sulla decisione da parte di Bekaert di liberarsi di tutti i 176 lavoratori ancora in forza, ancor prima di avere notizie da parte del Mise sulla reindustrializzazione del sito.
"Procedendo con il licenziamento dei dipendenti Bekaert avrà la possibilità di vendere lo stabilimento italiano al miglior offerente, senza il peso dei lavoratori – dichiara Davide Materazzi, responsabile Uilm Arezzo e Firenze – azione che la Uilm reputa barbara e cinica, in netto contrasto con quanto concordato fino ad oggi, e che vedeva come obiettivo comune la reindustrializzazione del sito e la continuità occupazionale per i 318 lavoratori coinvolti a partire dal giugno 2018".
"Una marcia indietro – aggiunge Materazzi – che ci riporta alla strategia che la multinazionale ha messo in pratica fin da quando ha acquisito il business dello steel cord da Pirelli. E cioè licenziare i lavoratori fino ad arrivare alla chiusura dello stabilimento. E’ già successo nel 2016, quando in Bekaert fu licenziato il 15% dell'allora forza lavoro ex Pirelli: 55 dipendenti su un totale di 373 circa".