I segretari regionali di Cisl e Fim tornano sulla vicenda dello stabilimento figlinese: “Non lasceremo che su questa vertenza cali il silenzio. Giugno si avvicina e bisogna fare in fretta. Le famiglie sono esasperate”
"Il tempo passa, ma il percorso di reindustrializzazione della Bekaert non parte. Siamo molto preoccupati e non lasceremo che su questa vertenza cali il silenzio e l’indifferenza". È il grido d’allarme lanciato dal segretario generale della Cisl Toscana, Riccado Cerza e dal segretario della Fim-Cisl Toscana, Alessandro Beccastrini. Sono già passati due mesi dal rinnovo semestrale della cassa integrazione, e ancora non ci sono convocazioni al Ministero all'orizzonte.
"Lo scenario ormai è chiaro – commentano i due sindacalisti – i soggetti interessati sono in campo da mesi, il percorso delineato. Eppure le settimane passano e non si entra mai nella fase decisiva per il passaggio di proprietà dello stabilimento e dell’area. Giugno è più vicino di quanto sembri e a giugno finirà anche l’ulteriore proroga della Cig che siamo riusciti ad ottenere a dicembre scorso".
Sono poco meno di duecento i lavoratori che sono rimasti in vertenza e aspettano di capire quale sarà il loro destino. "La forza d’animo, la serietà, la pazienza dei lavoratori, delle loro famiglie e di tutto il territorio valdarnese è stata ammirevole – concludono Cerza e Beccastrini – non è giusto continuare a tenerli in questa situazione di incertezza esasperante: il Mise e il Governo devono far sentire la loro voce e mettere in campo tutto l’impegno e il peso di cui dispongono per portare a soluzione questa vertenza. Le famiglie dei lavoratori ormai sono all’esasperazione. Da parte nostra metteremo in campo tutte le iniziative possibili per far sì che possa dare loro una risposta positiva".