Concordato che le parti si ritroveranno il 3 settembre, data dalla quale ripartiranno i termini della procedura. Incontro nella mattina alll’Agenzia Regionale Toscana per l’Impiego di Firenze
La multinazionale belga accetta la dilazione di un mese dei termini delle procedura di chiusura dello stabilimento Bekaert di Figline e dei licenziamenti dei 318 lavoratori. Prossimo incontro il 3 settembre. Rossi: "Prima apertura, adesso al lavoro per una soluzione che risponda ai bisogni dei lavoratori".
Il primo incontro in sede istituzionale sulla procedura di licenziamento di tutti i dipendenti dello stabilimento Bekaert di Figline, previsto dalla normativa dopo che il confronto in sede sindacale non aveva portato a nessuno accordo, si è tenuto presso l'Agenzia Regionale Toscana per l'Impiego.
Regione Toscana, Comune, sindacati e Ministero dello Sviluppo Economico, finora hanno sempre chiesto il ritiro della procedura di licenziamento, l'utilizzo della cassa integrazione o in subordine la sospensione della procedura per un tempo congruo atto ad avviare un confronto serio per la reindustrializzazione dello stabilimento di Figline e la ricollocazione di tutti i lavoratori. Fino ad oggi la posizione dell'azienda era stata di chiusura.
Nell'incontro di oggi i rappresentanti della multinazionale belga hanno invece accettato una proroga dei termini della procedura. È stato quindi concordato che le parti si ritroveranno il 3 settembre, data dalla quale ripartiranno i termini della procedura. Le organizzazioni sindacali, pur concordando su questa dilazione di un mese, hanno ribadito che si tratta comunque di tempi non congrui per un vero progetto di reindustrializzazione del sito di Figline.
"Siamo di fronte ad una prima, se pur insufficiente, apertura da parte di Bekaert – ha dichiarato il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi – Una dilazione che era dovuta, anche solo per buon senso, dato che si evita il confronto a Ferragosto. Ora ci aspettiamo che al prossimo incontro, con ragionevolezza e senso di responsabilità verso un territorio e lavoratori che tanto hanno dato in termini di competenza e impegno lavorativo, alla Pirelli prima ed alla Bekaert dopo, venga accolta la richiesta che ripropongo, e che è presente nella posizione dei lavoratori e dei sindacati, per una sospensione più lunga della procedura che possa permettere di verificare e costruire soluzioni serie e credibili per un futuro produttivo del sito di Figline e per il lavoro dei dipendenti coinvolti dai licenziamenti. La Regione come sempre farà la sua parte".