Incontro tra le parti per parlare della reindustrializzazione, assenti l’advisor Sernet e l’azienda. Le dichiarazioni del sindaco Giulia Mugnai e di Daniele Calosi, segretario Fiom Cgil Firenze
Istituzioni e sindacati si sono incontrati per richiamare la Bekaert alle proprie responsabilità nei confronti dei suoi lavoratori e di quelli dell'indotto. Alla riunione hanno preso parte Paolo Tedeschi, responsabile dell'ufficio distaccato della Regione che segue il caso Beakaert, il sindaco di Figline e Incisa Valdarno Giulia Mugnai, l'Unità di crisi della Regione Toscana, l'Agenzia regionale per l'impiego, rappresentanti del Centro per l'impiego di Figline e Incisa, della Rsu aziendale e dei sindacati Fiom, Film e Uilm provinciali. L'advisor Sernet e l'azienda sono stati invitati ma non si sono presentati.
Tre le azioni da portare avanti che sono state concordate: "richiamare l'azienda alle condizioni organizzative indispensabili e corrette modalità di gestione dei dipendenti, in particolare ricostituendo a Figline un presidio certo dell'ufficio personale, necessario per gestire gli adempimenti amministrativi attuali e futuri e per garantire informazioni sulla cassa integrazione e i rapporti di lavoro. L'attenzione dell'azienda è stata richiamata anche sui lavoratori che si occupavano delle pulizie, affinchè sia possibile attivare anche per loro forme di tutela".
Poi "chiedere in maniera congiunta al Ministro Di Maio, che di recente ha incontrato il premier bielorusso Rumas e nell'occasione ha detto di aver parlato del caso Bekaert, un nuovo incontro al Ministero dello sviluppo economico, per fare il punto e chiedere all'azienda ed advisor di dare conto dell'avanzamento del processo di reindustrializzazione. La richiesta da parte della Regione partirà nei prossimi giorni".
Infine "richiedere all'azienda una visita allo stabilimento di via Petrarca anche al fine di verificare le questioni di natura edilizia ed urbanistica utili alla completa definizione della scheda di disciplina speciale che l'amministrazione comunale ha redatto per rendere gli strumenti di pianificazione maggiormente flessibili. In questo modo sarà agevolato il
percorso di reindustrializzazione".
Intanto tutti i dipendenti Bekaert saranno a breve chiamati dal centro per l'impiego per l'avvio delle politiche attive per la ricollocazione.
Giulia Mugnai, sindaco di Figline Incisa: "Si è trattato di un incontro importante per fare il punto della situazione sulla vertenza Bekaert. Adesso è urgente che sul territorio sia attivato un presidio dell’azienda presso lo stabilimento, un ufficio per il personale che sia da punto di riferimento per tutti i lavoratori che hanno necessità. Ma soprattutto è prioritario un nuovo incontro al Mise per valutare attentamente i prossimi passi della reindustrializzazione: in questo momento è fondamentale ricevere rassicurazioni sui soggetti realmente interessati a rilevare lo stabilimento e quindi a dare un futuro certo al nostro territorio”.
Daniele Calosi, segretario Fiom Cgil Firenze: "Sernet, l'advisor incaricato da Bekaert per operare alla reindustrializzaione, si nasconde dietro vincoli di riservatezza e non si presenta all’incontro. Un comportamento che non approviamo. Chiederemo pertanto, insieme alle istituzioni locali, un incontro al Ministero dello Sviluppo Economico come previsto dall’accordo.Noi alla reindustrializzazione ci crediamo davvero e la pretendiamo come risposta ai 250 lavoratori Bekeart attualmente in cassa integrazione e a tutto il territorio"