05, Ottobre, 2024

Bekaert, grido d’allarme dei sindacati: “Silenzio assurdo sulla vicenda, serio il rischio dei licenziamenti”

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Non è arrivata né a ottobre, né a novembre, la convocazione dal Ministero del tavolo per la vertenza Bekaert. E se non ci saranno novità, la multinazionale potrebbe aprire dal 15 dicembre la procedura di licenziamento collettivo per i circa 170 lavoratori rimasti in vertenza

Grido d'allarme di Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil sul futuro della vertenza Bekaert, arrivata ormai agli sgoccioli. La convocazione tanto attesa di un tavolo al Ministero non è infatti arrivata, e ora i sindacati temono che sia in arrivo l'apertura della procedura di licenziamento per i dipendenti rimasti in cassa integrazione fino ad ora. 

"Un silenzio assurdo! Sulla reindustrializzazione – ricordano le tre sigle sindacali – ci sono stati impegni ben precisi presi da Governo e Regione ad ora completamente disattesi, come quello di una convocazione entro ottobre. Su Bekaert servono risposte urgenti: sono finiti i tempi. Se fosse impossibile la proroga oltre marzo della cassa straordinaria, la multinazionale belga aprirebbe la procedura di licenziamento entro il 15 di dicembre: un regalo amaro per 170 famiglie". 

"Chi ha responsabilità istituzionali non si può sottrarre agli impegni presi con queste famiglie, con questo territorio. FIM, FIOM e UILM insieme ai lavoratori non rimarranno ancora fermi in attesa di un finale che rischia di essere drammatico". 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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