Qualcosa si muove sul fronte della vertenza Bekaert di Figline: per il 2 ottobre è arrivata la convocazione di un nuovo tavolo al Ministero. È l’ultimo giorno utile per trovare un accordo prima dei licenziamenti, e l’auspicio è che per quella data ci sia anche il Decreto per la Cassa integrazione per cessazione, già pubblicato in Gazzetta ufficiale
"Se venerdì 28 il Decreto per la Cassa integrazione per cessazione non sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale, proclameremo 4 ore di sciopero con manifestazione e presidio davanti alla Prefettura di Firenze". Così lavoratori, Rsu e sindacati Fiom, Fim e Uilm hanno deciso dopo l'assemblea che ieri si è tenuta nella fabbrica figlinese. La vertenza Bekaert è agli sgoccioli, il tempo stringe, e dal Governo si aspetta, dopo le rassicurazioni del Ministro Di Maio, che quel provvedimento sia finalmente pubblicato.
Intanto, però, qualcosa si muove: è arrivata infatti questa mattina la convocazione del nuovo tavolo al Ministero: fissata per il 2 ottobre alle ore 14, in sostanza nelle ultime ore utili prima della scadenza del 3 ottobre. Resta, infatti, ancora quella data, come una sorta di spada di Damocle sulla testa dei 318 lavoratori: se non si troverà l'accordo prima, saranno tutti licenziati da mercoledì.
L'auspicio di tutti, a questo punto, è di potersi sedere al tavolo del 2 ottobre con la Cassa integrazione per cessazione già ripristinata e attiva, in modo da poterla attivare per i dipendenti del sito figlinese, e aprire a quel punto la complessa pagina legata alle ipotesi di reindustrializzazione dello stabilimento.