Il Governatore sarà a Figline domani, martedì 28 agosto, per incontrare i lavoratori della Bekaert su invito della Fiom. Intanto oggi si è svolta a Cagliari la riunione del coordinamento nazionale Fiom/Cgil Bekeart
Il presidente della Toscana Enrico Rossi incontrerà domani, martedì 28 agosto, i lavoratori della Bekaert su invito della Fiom. L'appuntamento al presidio di Figline. alla presenza anche della sindaca di Figline e Incisa, Giulia Mugnai, è per le ore 17. Rossi aveva preso parte anche alla manifestazione in piazza a Figline, lo scorso giugno.
Intanto oggi a Cagliari si è riunito il Coordinamento nazionale Fiom Cgil Bekeart, alla presenza delle Segreterie della Fiom di Cagliari e di Firenze, insieme alle RSU della Fiom degli stabilimenti di Macchiareddu Assemini e di Figline. In una nota, il sindacato ribadisce la sua "netta contrarietà alla chiusura dello stabilimento, ex Pirelli, di Figline", ribadendo la disponibilità "a discutere, durante il periodo di sospensione della procedura di mobilità, che va ulteriormente allungata, un nuovo piano industriale in grado di rilanciare le potenzialità dello stabilimento di Figline".
Netto no, invece, a qualsiasi ipotesi sulla "dismissione dello stabilimento di Figline, lo smembramento di una parte di quella produzione e la ricollocazione parziale delle persone. Il presidio effettuato durante il mese di agosto ha evidenziato quanto sia importante per quel territorio, per il circolo virtuoso di un intero paese, il funzionamento di quei capannoni, ed il Management della Bekaert non può pretendere di scappare dall'Italia portando con sé il vero bottino, vale a dire i volumi produttivi da effettuare altrove".
Inoltre, il Coordinamento Nazionale della Fiom esprime "piena condivisione della posizione del Governo che, in occasione dell'ultimo incontro al MISE, ha duramente criticato il comportamento della multinazionale belga" e ritiene "importante la scelta del Governo e del Parlamento di intervenire per modificare il quadro normativo, sia per la reintroduzione della Cassa integrazione per Cessazione di Attività, sia per quanto concerne le norme di penalizzazione da applicare nei confronti delle aziende che decidono di delocalizzare all'estero e impoverire il tessuto produttivo di questo paese. Su questo punto, però, è necessario accelerare per mettere al riparo dal pericolo di chiusura altre aziende e lo stesso stabilimento Bekaert di Macchiareddu. Il fattore tempo è indispensabile".
Il Coordinamento Nazionale della Fiom si dichiara infine disponibile a confrontarsi con la Fim e con la Uilm "per l’aggiornamento della posizione unitaria, che tenga conto del destino integrale dello stabilimento e delle 318 persone, posizione unitaria da trasferire in tutti i prossimi tavoli di confronto".