La viceministra Todde ha proposto il prolungamento della cassa integrazione, l’azienda si riservata di prendere una decisione. Il nuovo tavolo probabilmente luned: marted 4 maggio infatti finisce la cassa e scattano i licenziamenti
Nessuna fumata dal tavolo su Bekaert che si è tenuto oggi in videoconferenza, convocato dal Ministero per lo Sviluppo Economico ad una manciata di giorni dalla fine della cassa integrazione. Davanti alla proposta di prolungare l'ammortizzatore, infatti, l'azienda per ora non ha dato una risposta certa, riservandosi del tempo: anche se il tempo, ormai, è quasi scaduto. Il tavolo si riaggiornerà la prossima settimana, con ogni probabilità lunedì: martedì 4 maggio infatti sarebbe l'ultimo giorno per i 120 lavoratori in vertenza, che in quella data sarebbero ufficialmente licenziati.
Oggi all'incontro a distanza erano collegati la viceministra Todde, l’azienda, le istituzioni territoriali e le organizzazioni sindacali. La Fim Cisl, in una nota, ha commentato: "Riunione aggiornata ai primi giorni della prossima settimana. È stata avanzata da parte della viceministro Todde la richiesta (condivisa dalle parti sindacali e istituzionali) di prolungare la cassa fino al 24 giugno (ultima data possibile). L'azienda pur in assenza di novità rilevanti si è riservata di decidere e dare una risposta entro i limiti di tempo possibili. Sul tema reindustrializzazione oggi sono emerse poche novità, con la chiarezza però che i tempi sono inevitabilmente lunghi. Domattina saremo a Piombino per festeggiare il 1 Maggio unitario davanti all'altra grande vertenza toscana che a questo punto è legata a Bekaert ancora di più".