I tre gatti sono stati avvelenati a Santa Barbara nel giro di una ventina di giorni. A rivelare la vicenda i volontari dell’associazione Pro Natura
Ancora casi di avvelenamento: questa volta sono stati tre gatti a subirne le conseguenze nel giro di una ventina di giorni a Santa Barbara, frazione di Cavriglia. Due bestiole sono morte mentre una terza, dopo giorni di grande sofferenza, sembra essere sopravvissuta quasi per miracolo.
Dalle analisi è emerso che l'avvelenamento è stato causato dall'ingerimento di qualcosa, acqua o cibo, al quale era stato aggiunto un certo quantitativo di prodotti anticrittogamici, composti a base di zolfo e sali di rame abbastanza diffusi in agricoltura per eliminare i funghi.
“I fatti sono accaduti nella zona agricola al di là del torrente che attraversa la frazione – raccontano i volontari dell'associazione Pro Natura – e a trovare la morte sono state due gattine giovani che avevano dato alle luce e svezzato dei cuccioli, i quali per fortuna non sono morti. Nella stessa area – continuano – è stato avvelenato un gatto adulto, che dopo diversi giorni ricoverato in una clinica veterinaria, dove è stato anche necessario intubarlo, pare essere fuori pericolo. Sapevamo che da quelle parti erano presenti molti felini e che c'erano stati segnali di intolleranza che finora non erano mai andati oltre le proteste verbali. A quanto pare qualcuno dalle parole è passato ai fatti”.