Venerdì scorso si è tenuta a Siena l’assemblea di Ato Toscana sud dei rifiuti. Tra i punti all’ordine del giorno la nomina, attesa da due anni, del nuovo Consiglio direttivo del quale adesso fa parte anche il vicesindaco di Terranuova. Il sindaco di San Giovanni ha votato contro
"Ci è parso che questa scelta abbia messo nelle mani dei controllati il ruolo dei controllori: è per questo che il Comune di San Giovanni ha votato contrario a questa soluzione". Con questa motivazione il sindaco di San Giovanni Maurizio Viligiardi ha espresso voto contrario alla nomina, attesa da due anni, del nuovo Consiglio direttivo di Ato Toscana sud dei rifiuti nell'assemblea tenutasi lo scorso venerdì.
"Sono stati due anni di discussione nei quali la maggioranza dei comuni del Valdarno si era espressa per un cambio radicale nei criteri di composizione dell’organismo rispetto al passato. Invece ci siamo trovati di fronte ad una proposta dove, la prevalenza dei rappresentanti sono comuni sede di impianto e quindi soci di maggioranza di quelle società che gestiscono gli impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti, oltre ad essere le stesse società che fanno parte di SEI Toscana, il soggetto che gestisce il servizio di spazzamento e raccolta dei rifiuti. Inoltre anche il ruolo di Presidente del direttivo, che in passato era affidato ad un rappresentante dei comuni non sede d’impianto, sarà ricoperto dalla sindaca di Civitella Paganico, sede di discarica".
Presidente dell'assemblea, composta da tutti i sindaci o assessori dei comuni appartenenti all'Ato, in tutto 104, è stato eletto il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli. Presidente, invece, del Consiglio direttivo è il sindaco di Civitella Paganico, Alessandra Biondi. Il Consiglio, composto da sette membri, ha funzioni consultive e di controllo. Il Valdarno è rappresentato dal vicesindaco di Terranuova Mauro Di Ponte.
Le richieste di Viligiardi: "I prossimi mesi dovranno vedere l’ATO impegnato in due direzioni: iniziare il progetto di razionalizzazione impiantistica all’interno del proprio territorio, con la prospettiva di chiusura di alcuni impianti e rivedere attivare un confronto con SEI Toscana sui livelli di servizio che stanno offrendo all’interno del contratto e dei quali il Comune di San Giovanni Valdarno non è assolutamente soddisfatto, oltre che sul contenimento delle tariffe".
"Non mi pare che la scelta di composizione dell’organismo direttivo ponga le basi perché questo lavoro sia fatto nella maniera migliore".