23, Novembre, 2024

Ancora fermi i lavori di ampliamento del Dh Oncologico al Serristori, il Calcit esprime preoccupazione: “Perché questi ritardi?”

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Ancora non si è aperto il cantiere nell’ospedale figlinese, annunciato la scorsa primavera. Il Consiglio direttivo del Calcit del Valdarno fiorentino parla di preoccupazione per i ritardi. “Progetto necessario, abbiamo preso un importante impegno economico. Perché è tutto ancora fermo?”

Attesi da anni, annunciati la scorsa primavera, i lavori di ampliamento del Day Hospital Oncologico all'ospedale Serristori di Figline non sono ancora partiti. E ora ad esprimere forte preoccupazione è il Calcit del Valdarno fiorentino, che tra l'altro per quel progetto ha impegnato una consistente somma, frutto delle donazioni dei cittadini, come compartecipazione alle spese con la Asl. 

L'annuncio dello sblocco dell'iter burocratico risale al maggio scorso, ma poi più nulla. Un silenzio che ha spinto il Consiglio direttivo del Calcit del Valdarno fiorentino a riunirsi e prendere posizione. "Esprimiamo la nostra preoccupazione per il mancato inizio dei lavori di ampliamento del DH Oncologico dell’Ospedale “Serristori”, previsto e più volte annunciato per la scorsa primavera", si legge in una nota.

Lo staff direttivo della Onlus valdarnese chiede poi "con preoccupazione il motivo di questo ritardo, data l’approvazione e l’esplicazione dell’iter burocratico per l’inizio del famigerato intervento di ampliamento che dovrebbe ingrandire il reparto di oltre un terzo dell’attuale superficie, con un significativo beneficio per i malati oncologici che si avvicinano alla struttura diretta dal dottor Varesco Martini, e per il quale il Calcit si è già impegnato a contribuire economicamente con una consistente cifra".

Il Consiglio Direttivo del Calcit ritiene, inoltre, opportuno che "nella distribuzione del personale all’interno del DH, relativo alla cura tumorale, debba offrire le prestazioni di un medico oncologico in sostituzione dell’attuale, passato a ricoprire un nuovo incarico all’interno della struttura sanitaria". La Onlus di piazza XXV Aprile chiede con energia tutto questo per mantenere, nonché migliorare, le prestazioni sanitarie in aiuto dei malati oncologici e delle loro famiglie.
 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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