23, Dicembre, 2024

“Amici a 4 zampe” per prevenire il bullismo: il progetto arriva nelle scuole primarie del Valdarno fiorentino

Articoli correlati

In Vetrina

Più lette

In Vetrina

Sono 150 i piccoli studenti che in questi giorni riceveranno, a scuola, la visita dei cani di Antropozoa, in un progetto promosso dalla Asl: la loro presenza, con operatori esperti, permetterà di stimolare l’empatia ed evitare che si inneschino meccanismi psicologici che sono alla base del bullismo

Quando i cani possono insegnare anche a convivere serenamente con gli altri, prevenendo così fin dalla più tenera età atti di bullismo: succede nelle scuole primarie del Valdarno fiorentino, dove in questi giorni arriva un progetto davvero speciale. Si chiama “I nostri amici a 4 zampe”, ed è promosso dal servizio di educazione alla salute e da quello infermieristico Firenze Sud Est, e realizzato grazie al supporto dell’Associazione Antropozoa ed al contributo dell’Unicoop Firenze, sezione soci Valdarno Fiorentino.

L'obiettivo, in poche parole, è di far comprendere ai bambini l’importanza di riconoscere le emozioni, le proprie ma anche quelle degli altri. Si imparano così quali sono le dinamiche di gruppo, proprio grazie alla presenza di questi piccoli 'istruttori' a quattro zampe: la relazione con gli animali, in particolar modo nei bambini nelle fasce d'età della scuola primaria, può agevolare e stimolare fortemente l’empatia, permettendo di innescare un meccanismo di autoriflessione.

E così si apre la strada alla prevenzione del fenomeno del bullismo: il cane, animale capace di creare situazioni positive e rilassanti, e di mettere in relazione i bambini fra di loro, permette di evitare meccanismi psicologici difensivi, come la negazione o la falsificazione, favorendo rapporti diretti, veri e lineari.

I cani che vengono impiegati nelle attività educative e nelle terapie provengono dall’associazione Antopozoa, una onlus con sede a Castelfranco, formata da 10 operatori di diverse discipline, con referente la dottoressa Francesca Mugnai, esperta di Interventi Assistiti con gli animali. Sono Neve, un Golden Retriever femmina di 7 anni e Minnie, femmina di Bovaro del Bernese di 4 anni e mezzo. Vengono addestrati ed educati dal proprio operatore e sono selezionati in base al loro carattere, alla loro attitudine ed alla loro motivazione e interazione i bambini. 

"Gli animali utilizzati in questo tipo di attività – spiega Cristina Geri, Operatore sanitario professionale dell’ASL Toscana centro, specializzata in interventi assistiti con animali “metodo Antropozoa”- vengono continuamente monitorizzati da un referente esperto di comportamento animale e supervisionati a livello comportamentale onde evitare periodi di stress, nonché routinariamente valutati e certificati dal veterinario in base a protocolli standard".

I destinatari del progetto, che ha già avuto inizio dal 10 novembre, sono gli studenti delle classi della Scuola primaria degli Istituti comprensivi del Valdarno Fiorentino, per un totale di 5 eventi, per circa 150 alunni interessati.

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

Articoli correlati