06, Novembre, 2024

Accordo siglato: Laika assume 60 operai Bekaert. E per il sito figlinese Giani rilancia: “Lavoriamo all’ingresso dello Stato”

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L’azienda della Val di Pesa che produce camper assorbirà 60 dei lavoratori rimasti in cassa integrazione alla Bekaert. Soddisfatto il Presidente della Regione Toscana, che però assicura: “Continuiamo a lavorare per il sito produttivo, puntiamo all’ingresso dello Stato nella filiera dell’acciaio, da Piombino a Figline”

Sessanta lavoratori rimasti in cassa integrazione nella complicata vertenza Bekaert saranno assunti da Laika, l'azienda della Val di Pesa che produce camper e caravan. La notizia è stata appena annunciata, all'indomani della firma sull'accordo stipulato tra sindacati e azienda, e nel giorno in cui viene sottoscritta l'intesa tra Regione, comuni, associazioni sindacali e Laika s.p.a per gli impegni istituzionali che seguiranno l’attività dell’azienda nei siti di San Casciano e Tavarnelle Val di Pesa.

"Questo è l’orgoglio toscano; un risultato del territorio, un passaggio con il quale si concretizza un’azione bellissima, l’assunzione di 60 persone provenienti da una crisi aziendale che ha duramente colpito l’area metropolitana”, è stato il commento del presidente Eugenio Giani alla riunione in remoto tra Regione Toscana, l’azienda Laika, rappresentata dall’amministratore delegato Andre Miethe e dal direttore del personale Monica Rigacci; i sindacati, rappresentati da Daniele Calosi, segretario generale Fiom Cgil Firenze e Prato, e Alessandro Beccastrini, segretario generale Fim Cisl Firenze e Prato.

Giani ha ringrazieto l’azienda che si è dimostrata “parte della Toscana, unendo alla sua esigenza produttiva una parte della soluzione al problema Bekaert”. E ha ringraziato anche i sindacati: “Hanno favorito questa soluzione, agendo anche come forza di governo e dimostrando l’importanza della fiducia da parte dei lavoratori”. Sulla vertenza Bekaert, il presidente della Regione ha però aggiunto: "Noi lavoriamo per il circuito dell’acciaio in Toscana, da Piombino a Figline, con l’ingresso dello Stato sia nell’acciaieria che nella riattivazione della trafileria in Valdarno. Siamo pronti ad affiancare Invitalia con Sici per investire, a fianco di nuovi soggetti imprenditoriali,  nella reindustrializzazione di Figline". 

Il verbale istituzionale firmato questa mattina rinvia a un accordo quadro riferito a viabilità, infrastrutture, parcheggi e trasporto pubblico locale da Figline ai siti di Laika. "La Regione – ricorda il consigliere per il lavoro Fabiani – ha favorito il piano di sviluppo ed espansione di Laika mettendo a disposizione incentivi per le assunzioni anche per il 2021 e voucher formativi per la riqualificazione professionale dei dipedenti. Sempre per la riqualificazione professionale c’è la possibilità di un ulteriore bando per la formazione continua rivolto alle imprese che sarà reso operativo nei mesi del 2021. Questi strumenti regionali si aggiungono all’incentivo nazionale per l’assunzione di personale da aziende in crisi, previsto dal decreto Cura-Italia e allo sgravio contributivo della Naspi al netto dei periodi di cassa integrazione già consumati". 

Soddisfazione da parte dei sindacati e della stessa azienda. “In un momento in cui tante persone sono senza lavoro, grazie a questo accordo Laika sarà in grado di dare una risposta occupazionale al territorio del Chianti e ad un nucleo di lavoratori Bekaert”, è il commento di Daniele Calosi (Fiom Cgil). "L'accordo con Laika è importante per due aspetti. Uno di natura sociale, perché nell'ambito di pochi chilometri si trova una soluzione occupazionale per 60 persone che provengono da una vertenza complicata come quella della Bekaert. E ci si arriva anche grazie all'accordo voluto e siglato dal sindacato con le istituzioni e Laika nel 2011, che ha consentito all'azienda di investire e avere oggi un'occupazione più che raddoppiata. Il secondo aspetto è di natura sindacale: se non vi fosse stata la mobilitazione dei lavoratori e del sindacato, Bekaert avrebbe chiuso il 4 settembre 2018, invece i lavoratori hanno scelto di combattere, come hanno dimostrato i promotori della cooperativa, che hanno consentito, a dicembre 2019, la proroga di ulteriori 6 mesi di cassa integrazione ed oggi la ricollocazione di alcuni". 

Riguardo Bekaert, Fiom ribadisce la richiesta di intervento allo Stato “direttamente nel processo di reindustrializzazione dello stabilimento per ricollocare i restanti lavoratori ancora in cassa integrazione e, una volta a regime, alla luce dell'intervento pubblico, tornare a contare un'area produttiva con 318 posti di lavoro. Questo consentirebbe di avere, rispetto a quella vertenza, un saldo occupazionale positivo di 60 unità”.

Alessandro  Beccastrini (Fim-Cisl) commenta: “Con questo accordo si accende una luce di speranza nel periodo natalizio per tante famiglie: il miglior regalo che un sindacato possa far trovare sotto l’albero ai lavoratori, dopo anni difficili. Portiamo nello stabilimento italiano Laika 6 milioni di investimenti e trattamenti migliorativi per i lavoratori e al tempo stesso contribuiamo a parte della soluzione della vertenza Bekaert. Con la Regione e i comuni, dentro un accordo quadro che prevede impegni di fattibilità di infrastrutture e interventi sulla viabilità e trasporti pubblici, rinnoviamo la forza lavoro di Laika di 170 unità”.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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