Dopo che il decreto rilancio è stato convertito in legge, diventa applicabile la norma che prevede l’erogazione di un voucher o l’allungamento dell’abbonamento. Ma ancora mancano i dettagli, e i pendolari aspettano di capire se e come potranno beneficiare della misura
Il via libera al "ristoro" è già arrivato con la conversione in legge del cosiddetto decreto rilancio: in sostanza, gli abbonamenti ad autobus e treni (del trasporto pubblico locale, in genere) che non sono stati utilizzati durante il lockdown potranno essere oggetto di "compensazione" nei confronti degli abbonati, utilizzando un voucher oppure allungando il periodo dell'abbonamento. Escluso invece il rimborso in denaro.
Si tratta di indicazioni sotto forma di linee generali, però, e mancano ancora i dettagli precisi. Lo ha ribadito due giorni fa anche l'assessore regionale ai trasporti, Vincenzo Ceccarelli: "La Toscana è stata tra le prime Regioni ad attivarsi di fronte a questo problema creato dall’emergenza sanitaria, e registriamo quindi con soddisfazione che con la conversione in legge si mettano in condizione i gestori, come previsto dalla norma, di procedere concretamente alle compensazioni a vantaggio dei cittadini. L’auspicio della Regione è che i gestori dei servizi privilegino le richieste e le esigenze che manifesteranno gli abbonati e su questo eserciteremo un ruolo di vigilanza".
"In sede di commissione trasporti della Conferenza Stato-Regioni – ha aggiunto Ceccarelli – continuiamo il confronto con le altre amministrazioni regionali per garantire al meglio la tutela dei diritti degli abbonati. È, inoltre, allo studio da parte dei nostri uffici un eventuale provvedimento che consenta di uniformare le modalità di rimborso tra i diversi gestori del servizio su ferro, su gomma o via mare. Entro la prossima settimana potremo dare notizie più precise".
E i pendolari aspettano proprio di capire quali saranno le modalità previste per ottenere il "ristoro", ma anche in quali casi specifici. Il nodo cruciale rappresenta proprio la forma dell'abbonamento, e i criteri con cui saranno selezionate le domande. Tutti interrogativi a cui si aspettano risposte dai gestori e dalla Regione.