La mostra “Ricordando San Donato in Avane”, inaugurata il 19 marzo, avrà termine domenica 8 maggio; con la sua conclusione, viene presentato un libro che raccoglie tutte le immagini selezionate da Piero Secciani, Adelmo Brogi e Piero Romanelli in ricordo di ciò che è stato San Donato e della sua graduale distruzione.
“La data di inaugurazione della mostra – spiega Piero Secciani – non è stata casuale. Di San Donato, si ricordano tre giorni di festa: il primo di questi era appunto il 19 marzo con la sua Festa delle frittelle. In quesl giorno cittadini di tutto il Valdarno si muovevano verso il borgo. Dopo aver riscontrato un gran
successo documentato dalle numerose visite ed aver fatto realmente rivivere, in tal modo,
l’antico borgo sacrificato alle esigenze legate alla peculiarità mineraria del territorio, la mostra ospitata dalla Sala Polivalente dell’Istituto “D. Alighieri” a Meleto V.no, verrà chiusa.”
In occasione della chiusura della mostra sarà organizzata, con partenza alle ore 9, una passeggiata nell’area mineraria Meleto V.no – San Donato in Avane, attraverso la quale ripercorrere con la memoria aneddoti e ricordi legati alla vita del paese e dei suoi abitanti, alle 11 verrà celebrata la Santa Messa presso la Chiesa di S. Cristina a Meleto, un pranzo sociale sempre a Meleto, per terminare, poi, con la presentazione del libro fotografico, prevista alle ore 15, alla presenza delle Istituzioni locali.
Continua Secciani:”Questo è un ulteriore passo che prosegue nel ricordo di un centro che ancora si trova in quelle vecchie cartine precedenti agli anni settanta e che è stato ricordato alcuni anni fa, per la prima volta, in un libro dal titolo “San Donato in Avane, il paese ritrovato”, Settore 8 edizioni, a cura di Filippo Boni e da un’idea di Piero Romanelli, Adelmo Brogi e Piero Secciani. L’uscita del libro, tra l’altro, doveva rappresentare l’inizio di una serie di attività a cadenza annuale in ricordo di San Donato e previste in tutte quelle date che rappresentavano momenti di festa e di aggregazione per i suoi abitanti (la Festa delle Frittelle, il Perdono, la processione religiosa nel giorno dell’Ascensione fino alla Chiesa dell’Isolla….), ma tale intento è stato interrotto dall’emergenza pandemica.”