Questa mattina presso i Future Labs dell’Isis Valdarno, Massimo Recalcati psicoanalista e saggista italiano ha tenuto una lezione sui temi dell’insegnamento prendendo spunto dal suo libro “L’ora di lezione. Per un’erotica dell’insegnamento” di fronte a studenti dell’Isis Valdarno, del Liceo Varchi e dei Licei Giovanni da San Giovanni.
Come annunciato da Recalcati – Una mezz’ora di lezione, dove possono succedere infinite cose – per lasciare poi spazio alle domande e agli interventi degli studenti. A presentare il professore nell’ambito del Moby Dick Festival è stato il Dirigente scolastico dell’Isis Valdarno Lorenzo Pierazzi che ha colto l’occasione per ringraziare anche l’amministrazione di Terranuova Bracciolini.
Così ha iniziato la sua lezione Massimo Recalcati:”Ogni volta che entro in una scuola mi sento a casa ed è molto strano per qualcuno come me che ha vissuto la scuola come un trauma. “ – Partendo da un aneddoto personale, il professore ha spiegato ai ragazzi la necessità di poter avere uno sguardo ampio – “Io sono stato tra gli ultimi bambini del Regno Unito ad essere bocciato in seconda elementare; cosa che adesso non esiste più. Poi sono bocciato in seconda superiore. La prima bocciatura è importante: fu eseguita da una maestra da cui ebbi una lezione traumatica. Fu lei che un giorno in classe chiese ‘Bambini, ditemi perchè il fuoco è bello’ – e Noi ovviamente iniziammo con le risposte più disparate quando lei replicò ‘Il fuoco è bello perchè si muove”. Quella maestra impose una visione univoca, ci diceva che esisteva un solo modo giusto per dire la bellezza del fuoco ed ha fatto il contrario di ciò che dovrebbe fare la scuola. La scuola dovrebbe insegnare che esistono molti modi per dire la bellezza del fuoco spiegare che non esiste un solo modo e una sola lingua in cui poter vedere il mondo.”
Ha proseguito poi parlando dell’importanza degli incontri negli ambienti scolastici, in particolar modo gli incontri con “i maestri” , continua Recalcati:” Quando incontriamo nella scuola un maestro facciamo esperienza della luce: di un mondo che si apre in modo nuovo e non solo, che apre a sua volta altri infiniti mondi. Insegnare significa lasciare un segno e gli insegnanti che lo fanno lasciano un’impronta viva che assomiglia a qualcosa che noi chiamiamo fuoco. Il segno che lascia l’insegnamento non è fatto dal sapere ma dallo stile attraverso cui quei contenuti sono stati trasmessi.”
Continua il professore:”Il segno che l’insegnamento lascia in ognuno di noi, è fatto dallo stile e lo stile di un maestro è il modo, io dico erotico, in cui un maestro entra in rapporto con gli oggetti del sapere è un’erotismo dell’insegnamento. Ci sono insegnanti che non accendono fuochi. La lor parola nasce già morta e non causano interesse e questo accade perchè il loro rapporto con l’oggetto del sapere è un rapporto privo di vita e desiderio. Allora il maestro è colui che ha un rapporto vitale ed erotico col sapere che insegna e in questa misura produce un doppio miracolo che è il miracolo dell’ora di lezione. Primo miracolo: trasforma tutti gli oggetti di cui parla in corpi erotici e questo produce il secondo miracolo: gli allievi sitrasformano da teste vuote in amanti: ovvero soggetti che voglio toccare quei corpi e sentire quei corpi.”
Prima dei numerosi interventi dei ragazzi, Recalcati ha concluso la lezione spiegando quanto sia importante che “Il maestro lasci un piccolo mistero per far incuriosire”. Questo è stato lo stile dei suoi maestri, che lo hanno fatto appassionare, che hanno fatto vivere in lui quel tanto amato fuoco.