Sabato 5 marzo, verrà ufficialmente presentato presso la Sala Consiliare di Terranuova Bracciolini “Petali di rosa”: il primo romanzo del valdarnese Tommaso Boncompagni, edito da Setteponti Edizioni. Il racconto emotivo di una storia d’amore che si lega ad un progetto utile e meritevole nel sociale. Tommaso racconta l’idea e la genesi del libro.
“Durate i miei viaggi da pendolare leggo spesso e prima di iniziare a scrivere questo libro, mi sono imbattuto in quelle che poi sono diventate le mie due fonti di ispirazione: Levante e Valentina D’Urbano, che ho anche contattato, spiegando loro la mia volontà di inseguire un sogno, quello di scrivere. La loro risposta ed i loro consigli sono stati un bel trampolino di lancio per iniziare a scrivere la trama che avevo in testa. – spiega Tommaso – Dalla lettura dei loro romanzi, ho iniziato a pensare di buttare giù qualcosa e così, piano piano, la sera provavo a mettere nero su bianco una storia che in qualche modo avevo già in mente, senza pretese. Poi è arrivato il secondo lockdown e quella che era una scrittura calma e sporadica, ha iniziato a prendere forma con un ritmo più incalzante”.
Partiamo da titolo: a cosa si riferisce? Di cosa parla il romanzo? Tommaso risponde:” Il titolo è molto significativo. Sono convinto che chi mi conosce penserà che questo libri parli di me, in realtà “Petali di rosa” ha una doppia valenza: la rosa è un fiore molto delicato ma di una bellezza inaudita; ed inoltre Rosa era il nome di mia mamma; è stato il modo di portarla dentro al libro”. Di cosa parla il libro? Tommaso spiega:” La protagonista è Elena: vive in in un piccolo paesino e, originaria della campagna, ama la natura e non sostiene molto la tecnologia. Ha un’amica con la quale condivide tutto: le serate, le scampagnate e i pensieri. Tra questi, l’essersi innamorata di Davide, un grande amante della vita non poi così fortunato. Parallelamente alla loro storia d’amore, la Famiglia di Elena si proietta in un progetto ambizioso e sociale di enorme valore motivazionale.”
“Inoltre il romanzo – spiega ancora Davide – gode di due partecipazioni speciali. la prefazione di Lia Bronzi e la postfazione di Enrico Taddei, l’editore. A loro devo un grande grazie, per la caratura delle parole che hanno speso a proposito del libro e per la stima che provo nei loro confronti nel riconoscerli come due figure di enorme spessore del panorama culturale italiano.”
Tommaso racconta poi la sua emozione per l’uscita del libro:” Lavorare finalmente a qualcosa di nuovo e di mio, è stato stimolante e appagante. Dopo mesi di lavoro finalmente il mio romanzo è pronto: un connubio di trame e parole, di una storia creata e sviluppata con la forza del mio pensiero.” A proposito di questa avventura, Tommaso scrive in un post Facebook:
“Perché del resto, caro 2022, se non si sta al gioco della vita e non ci si misura un po’, si rischia di perderci dentro e di diventare vuoti.”
[…] il post continua con un messaggio che Tommaso tiene molto a far passare anche attraverso la sua scrittura:” Permettetemi di ricordare che l’istruzione e la cultura sono armi talmente potenti che riescono a combattere una diffusa e pericolosa ignoranza. La cosa straordinaria è che tutti quanti possono impugnarle, per un mondo più “aperto”, almeno culturalmente.”