23, Novembre, 2024

“Il valore delle piccole cose” spiegato nella serata di apertura della VIII edizione del WAG Film Festival

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Inaugurato ieri sera, il WAG Film Festival nella sua ottava edizione che propone il tema del valore delle piccole cose. Saranno altre tre le serate con tanti cortometraggi in gara divisi in tre categorie.

Il programma della serata prevedeva in apertura e fuori concorso il pluripremiato cortometraggio di Pierfrancesco Bigazzi, Ofelia:” Un atto d’amore restituito – come ha spiegato il regista – verso una figura che nella vita mi ha dato tanto: mia nonna Ofelia e che ancora adesso, attraverso il corto continua a darmi e insegnarmi. Il valore delle piccole cose, per me può essere simboleggiato proprio dalla canzone che ho scelto per il mio lavoro: Conchiglie. Qualcosa si molto piccolo che sebbene subisca lo scorrere del tempo e dell’acqua che le trapassa, rimane bellissimo nella sua essenza.”

“Il Festival è ufficialmente aperto” – Filippo Mugnai, conduttore illustra il proseguimento della serata con alcune delle opere in concorso; prima nella categoria Sguardi D’Autore che sarà giudicata dall’AIR (Associazione Italiana Registi); poi della categoria Nuove Prospettive, giudicata in seguito dalla rivista Settima Arte. Di seguito le sinossi dei cortometraggi proiettati ieri sera, in gara per la categoria Sguardi d’autore.

L’ULTIMA FESTA (20’) di Matteo Damiani. La storia di sue anziane sorelle, sconosciute per una vita e incontrate di nuovo in un piccolo viaggio che sarà per fare i conti con tutto ciò che è stato e anche per conoscersi come se fosse la prima volta. LA CAREZZA (14’) di Raffaele Grasso – Cesare è il nuovo guardiano del cimitero e Mario sembra ignorare il fatto di non poter entrare a causa del lockdown. Cesare dovrà convincersi ad aprire il cancello e quello che succederà dopo cambierà per molto tempo il suo modo di vedere il mondo. CINQUEMARZO (15’) di Stefano Malchiodi – Un ragazzo guarda le immagini di una storia del suo passato, la storia di un amore interrotto. SIR (20’) DI Maurizio Ravallese – Sir è un curatore di anime col potere di scacciare il male fisico e morale. La sua maledizione: non riuscire a guarire la moglie malata. La figlia lo odia, mentre la nipotina Gaia ne ammira le doti taumaturgiche. MIJA E JIN (13’) di Gian Marco Pezzoli – Miya e il marito, Tanaka Jin, si trasferiscono in Italia per esigenze lavorative; ospiti in una casa costruita vicino a un vecchio mulino abbandonato. Una notte vengono svegliati da un forte rumore di acqua e ingranaggi. Insieme dovranno trovare la fonte di quei rumori infernali e abbattere la parete che li separa per ritrovarsi.

Prima delle ultime proiezioni, salgono sul palco i registi di L’ultima festa, La Carezza e Cinquemarzo per spiegare cosa per loro significa Il valore delle piccole cose. Matteo Damiani:” Per me le piccole cose sono quelle alle quali nel corso della vita non facciamo troppo caso; ma che poi sono quelle che segnano e lasciano altre mille vite in sospeso. Raffaele Grasso:” Secondo me sono quelle piccole cose di ogni giorno che riescono a farti percepire la tua esistenza non solo nella misura di te stesso, ma sentendosi parte del mondo.”Stefano Malchiodi:” Diventa difficile darne una spiegazione se contrapponiamo le piccole cose alle grandi cose.L’unica cosa che possiamo fare è guardare con sincerità quello che afferriamo nel mondo e cercare di trasportarlo in tutto ciò che facciamo”.

Infine sono stati proiettati due corti in gara nella categoria “Nuove proposte”. MAKE A WISH (5’) di Andrea Corazza  – Dopo aver espresso un desiderio spegnendo le candeline sulla sua torta di compleanno, la bambina si ritrova a dover fuggire dalla guerra. HATE (8’) di Emiliano Sisolfi  – Un diciassettenne ha i primi dubbi sulla sua identità di genere e sulla relazione con sua madre che è assente nel loro rapporto. Cerca una risposta chiedendola direttamente a Dio.

Le proiezioni riprenderanno stasera alle 21, presso l’Auditorium Le Fornaci. Qui il programma

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