28, Dicembre, 2024

“Il disastro ferroviario di Rimaggio”. Il libro di Fabio Zamponi verrà presentato nel Palazzo della Regione Toscana

Articoli correlati

In Vetrina

Più lette

In Vetrina

Si tratta di un lavoro lungo quattro anni: quello di Fabio Zamponi è un libro  che rievoca in maniera dettagliata uno delle più grandi tragedie ferroviarie, quella accaduta a Rimaggio (Laterina Pergine) il 15 ottobre 1946. La presentazione sarà Mercoledì 12 aprile alle ore 16,00n a Firenze nel Palazzo della Regione Toscana, Sala Fanfani Palazzo del Pegaso via Cavour, 4.

Durante la presentazione interverranno:Antonio Mazzeo, Presidente del Consiglio regionale della Toscana; Marco Casucci, Vicepresidente del consiglio regionale della Toscana; Lucia De Robertis, Presidente Quarta commissione “Territorio, ambiente, mobilità, infrastrutture”; Simona Neri, Sindaco del Comune di Laterina Pergine Valdarno; Mirko Marinelli, Presidente territoriale ANMIL sezione di Arezzo

L’autore:”122 pagine che rievocano in maniera minuziosa e fedele la maggiore disgrazia in ambito ferroviario mai accaduta in Toscana fino al tragico evento di Viareggio del 2009 e uno dei più gravi in assoluto del centro Italia attraverso foto originali, documenti, testimonianze dirette alcune delle quali davvero emozionanti e toccanti, nomi, cognomi e luoghi di provenienza degli involontari protagonisti, aneddoti, l‘incredibile serie di circostanze e coincidenze, il lungo iter giudiziario, la descrizione di quella campagna rurale post bellica in un territorio che cercava faticosamente di rialzarsi e quant’altro.” Ne abbiamo parlato con lui, qui.

Conclude Zamponi:” Il lavoro è frutto di oltre quattro anni di capillari ricerche su ciò che davvero avvenne in quel di Rimaggio, tra le stazioni ferroviarie di Ponticino e di Laterina, quando ad un passaggio a livello allora lì esistente e che venne inavvertitamente lasciato aperto, un treno rapido centrò in pieno un pullman con un esito finale di ben 12 morti e molti feriti. Un fatto della storia del nostro territorio totalmente dimenticato e rimosso dalla memoria collettiva che nessuno, secondo me ingiustamente, aveva mai tramandato.”

 

Articoli correlati