07, Novembre, 2024

“Il disastro ferroviario di Rimaggio”. Il libro di Fabio Zamponi verrà presentato nel Palazzo della Regione Toscana

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Si tratta di un lavoro lungo quattro anni: quello di Fabio Zamponi è un libro  che rievoca in maniera dettagliata uno delle più grandi tragedie ferroviarie, quella accaduta a Rimaggio (Laterina Pergine) il 15 ottobre 1946. La presentazione sarà Mercoledì 12 aprile alle ore 16,00n a Firenze nel Palazzo della Regione Toscana, Sala Fanfani Palazzo del Pegaso via Cavour, 4.

Durante la presentazione interverranno:Antonio Mazzeo, Presidente del Consiglio regionale della Toscana; Marco Casucci, Vicepresidente del consiglio regionale della Toscana; Lucia De Robertis, Presidente Quarta commissione “Territorio, ambiente, mobilità, infrastrutture”; Simona Neri, Sindaco del Comune di Laterina Pergine Valdarno; Mirko Marinelli, Presidente territoriale ANMIL sezione di Arezzo

L’autore:”122 pagine che rievocano in maniera minuziosa e fedele la maggiore disgrazia in ambito ferroviario mai accaduta in Toscana fino al tragico evento di Viareggio del 2009 e uno dei più gravi in assoluto del centro Italia attraverso foto originali, documenti, testimonianze dirette alcune delle quali davvero emozionanti e toccanti, nomi, cognomi e luoghi di provenienza degli involontari protagonisti, aneddoti, l‘incredibile serie di circostanze e coincidenze, il lungo iter giudiziario, la descrizione di quella campagna rurale post bellica in un territorio che cercava faticosamente di rialzarsi e quant’altro.” Ne abbiamo parlato con lui, qui.

Conclude Zamponi:” Il lavoro è frutto di oltre quattro anni di capillari ricerche su ciò che davvero avvenne in quel di Rimaggio, tra le stazioni ferroviarie di Ponticino e di Laterina, quando ad un passaggio a livello allora lì esistente e che venne inavvertitamente lasciato aperto, un treno rapido centrò in pieno un pullman con un esito finale di ben 12 morti e molti feriti. Un fatto della storia del nostro territorio totalmente dimenticato e rimosso dalla memoria collettiva che nessuno, secondo me ingiustamente, aveva mai tramandato.”

 

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