22, Novembre, 2024

Treni, linea valdarnese: l’assessore regionale Baccelli incontrerà il comitato dei pendolari. Intanto a dicembre niente bonus ritardi

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L’assessore regionale ai trasporti, Baccelli, è pronto a incontrare il Comitato dei pendolari del Valdarno, insieme a quelli di Arezzo e Valdichiana. Lo ha annunciato dopo la riunione della cabina di regia istituita dall’assessorato regionale ai trasporti che si è svolta ieri. L’intera seduta, a cui hanno partecipato anche i sindaci del Valdarno, è stata dedicata a questo tratto di linea ferroviaria.

La linea Aretina, infatti, si conferma una linea problematica. “Va detto – spiega Baccelli – che si tratta di un sistema particolarmente complesso, dipendente da eventi anche molto lontani dalla Toscana e difficilmente governabili dalla Regione. Per i treni più critici, costantemente monitorati, sono comunque in corso approfondimenti per individuare, insieme ai gestori, modifiche alla programmazione che possano migliorare realmente la puntualità”. Parte dei treni su cui salgono i pendolari del Valdarno, i cosiddetti ‘Foligno’, sono compresi nel contratto di servizio fra Regione Umbria e Trenitalia. “Per questo la Regione Toscana – annuncia Baccelli – ha avviato rapporti con la Regione Umbria per affrontare insieme monitoraggio e analisi del servizio ed adottare soluzioni per migliorare la puntualità di questi treni, fondamentali per i pendolari toscani”.

Altra criticità riguarda l’informazione ai viaggiatori in merito alla durata del disagio, all’arrivo dei treni, al ritardo accumulato o alle alternative anche di viaggio. “Informazione – dice l’assessore – che vogliamo migliorare sia in stazione sia su vari canali di infomobilità, ampliando pure i social su cui veicolare le stesse informazioni per arrivare ad una platea di viaggiatori ancora più ampia. Per questo – annuncia – sarà a breve istituito un tavolo sulla comunicazione, a cui siederanno, con la Regione, i gestori e Muoversi in Toscana”.

Intanto a dicembre non è scattato il bonus di ristoro ai pendolari per i ritardi sulla Linea Aretina, per una questione di due centesimi di percentuale nell’indice di affidabilità. Quello rilevato è stato infatti del 97,52 per cento a dicembre (e cioè lo 0.02% sopra il minimo richiesto da contratto, che è il 97,5%). Una beffa per i pendolari, simile a quello che era avvenuto a settembre. Da gennaio 2023, è da sottolineare, l’indice di affidabilità (che, lo ricordiamo, tiene conto di soppressioni e ritardi, non considerando quelli dovuti a cause non imputabili alla ferrovie) richiesto sale ancora, e quindi ci sarà qualche margine in più per ottenere il bonus per i pendolari (pari al 20%): sarà richiesta infatti una affidabilità di puntualità pari al 97,75%.

I dati complessivi però mostrano che in realtà i treni in ritardo su questa linea, conteggiando tutto, sono il 15% circa. Negli ultimi mesi, sul complesso dei treni e guardando sia la lenta che la direttissima, l’indice che misura, senza escludere alcuna causa di ritardo, la puntualità dei treni fra Firenze e il Valdarno, è stato dell’83,4% nel mese di agosto (pur con un numero di treni in circolazione minore, visti i lavori programmati nel nodo di Firenze), dell’82,3% a settembre, dell’85,4% dell’ 85,1% a novembre e dell’84,7% a dicembre. Tradotto significa appunto che circa il 15 per cento dei treni ogni giorno ha un ritardo superiore ai cinque minuti: il che è giudicato insoddisfacente.

La mancata puntualità è spesso legata, su entrambe le linee, dal progressivo incremento dei servizi di alta velocità (Trenitalia ed Italo) nell’ultimo decennio, dopo l’attivazione dell’alta velocità appeninica (2009) e successivamente del nodo di Bologna. Il ritardo nel passaggio attraverso il nodo di Firenze determina quasi quotidianamente ritardi per conflitti fra i servizi e sono frequenti gli instradamenti sulla linea lenta, con interferenza sui servizi regionali. Sulla linea lenta nel corso del 2022 vi sono state numerose criticità, infrastrutturali e tecnologiche, puntuali (in particolare fra Montevarchi e Arezzo) che hanno portato a pianificare interventi di risanamento di alcuni tratti di binario e sostituzione di impiantistica. I lavori si sono svolti di notte, ma hanno comunque condizionato l’andamento del servizio – anche per ritardi nella chiusura dei cantieri – con disagi anche rilevanti sui treni di prima fascia.

A dicembre gli episodi più significativi si sono verificati il 9, con il guasto agli impianti presso la stazione di Compiobbi, fra Rovezzano e Pontassieve, sulla linea lenta. La puntualità sulla linea aretina in quel caso è stata del 78,7%. Problemi anche il 28 dicembre con l’attivazione della nuova tecnologia Ertms sulla tratta Arezzo Sud-bivio Orvieto, con la necessità di invio sulla linea lenta dei treni alta velocità. Sono stati coinvolti circa venticinque treni regionali: sette sono stati cancellati per l’intero percorso, uno parzialmente, nove hanno subito un ritardo fino a dieci minuti ed otto ritardi fino a trenta minuti. Il 28 dicembre la puntualità sull’Aretina è risultata del 78,5%.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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