Sciroppi per la tosse, antipiretici, antinfiammatori fra i più comuni: anche in alcune farmacie del Valdarno alcuni medicinali scarseggiano in questi giorni, insieme anche a farmaci più specifici ad esempio per patologie croniche. È una tendenza che si registra anche a livello nazionale, ed è dovuta in parte alla diffusione dell’influenza stagionale e del Covid, in parte alla difficoltà di reperimento di principi attivi da paesi produttori come Cina e India, ma anche di materiale per il confezionamento dei farmaci stessi.
Roberto Giotti, presidente di Federfarma Arezzo, a nome delle Farmacie private della provincia, spiega la situazione attuale: “Si accentua sempre di più la mancanza nelle farmacie di farmaci di uso comune e soprattutto stagionali in concomitanza della diffusione della sindrome influenzale e la recrudescenza della pandemia di COVID-19. Carenza dei principi attivi più richiesti appunto per la notevole diffusione stagionale del virus influenzale e altri virus para influenzali, insieme alle varianti covid, quali cortisonici e antinfiammatori non steroidei (ibuprofene, ketoprofene, ecc.), antipiretici (paracetamolo), alcuni antibiotici (amoxicillina, amoxicillina + acido clavulanico,ecc.), ed espettoranti mucolitici (acetil-cisteina, ambroxolo ec.) sia per bambini che per adulti”.
“Sono mancanti – spiega Giotti – nel ciclo distributivo anche alcuni farmaci per la terapia delle malattie croniche quali ipertensione, cardiovascolari, epilessia, broncopolmonari eccetera. In ogni caso, purtroppo, oltre che alla mancanza dei principi attivi per la produzione dei farmaci provenienti principalmente da Cina e India c’è mancanza delle materie prime per il loro confezionamento per essere dispensati, quali vetro per flaconi e alluminio per i blister”.
“I farmacisti in farmacia – conclude Giotti – costituiscono anche in tale circostanza un punto di riferimento sicuro, competente e sempre disponibile, per consigliare ed orientare i pazienti anche per l’utilizzo di farmaci equivalenti e di alternative terapeutiche o per la preparazione di farmaci galenici in laboratorio, laddove la reperibilità del farmaco dovesse perdurare nel tempo. In ogni caso, vista la complicata situazione, le farmacie ribadiscono l’appello al senso civico e di solidarietà dei cittadini invitandoli al non accaparramento dei farmaci”.