Quelli in arrivo sono giorni complicati per chi si sposta con il treno.
In questo fine settimana è stato proclamato da alcune sigle sindacali autonome...
Corsa contro il tempo: il 24 febbraio infatti è il termine ultimo per chiudere la procedura di licenziamento collettivo, cosa che Bekaert ha ribadito di non voler fare
Lo ha dichiarato Daniele Calosi, Fiom Cgil, dopo l'incontro sulla Bekaert. "Non firmiamo i licenziamenti quindi chiediamo il ritiro della procedura, l'utilizzo della Cassa Integrazione per Covid e fin da ora chiariamo che, qualunque sia la conclusione della vicenda, chiunque si avvicini per reindustrializzare dovrà prevedere una soluzione per tutti, che i lavoratori siano licenziati oppure no
Quello di Faella è uno degli uffici postali che ancora non sono rientrati a pieno regime, e apre soltanto tre giorni a settimane, con lunghe code per gli utenti
Ad oggi sono 62 i dipendenti. Lo stabilimento sangiovannese, dopo la crisi di dieci anni fa, è tornato ad essere una realtà importante del gruppo. Inaugurato il nuovo raccordo ferroviario e il parco rottame
Da parte dei lavoratori e dei delegati Fim Cisl un drammatico appello ai vertici istituzionali per chiedere di far ripartire il percorso per la reindustrializzazione, saltato a causa della crisi di governo
Il sindaco di San Giovanni Valentina Vadi commenta l'ufficializzazione della data dell’audizione preliminare per l’inchiesta pubblica sull’ampliamento della discarica di Podere Rota: è il 25 febbraio
La richiesta a Bekaert di fare un passo indietro arriva in una firmata dai parlamentari del Pd Caterina Biti, Laura Cantini, Luca Lotti, Alessia Morani, Dario Parrini e Filippo Sensi
Ieri al tavolo regionale l'azienda si è detta non disponibile a prolungare la Cassa integrazione. Il segretario della Fim Cisl spiega: "Nel capitolo più complesso di Jindal Piombino e dell'acciaio in Toscana si potrebbe trovare una soluzione. Quel prolungamento serve"
Oggi l'incontro del tavolo regionale, l'azienda ha rifiutato la proposta dei sindacati di prolungare la Cig. Daniele Calosi, Segretario generale Fiom Cgil Firenze e Prato: “Si sceglie di licenziare i lavoratori e distruggere ogni prospettiva di reindustrializzazione reale