19, Aprile, 2024

Terminati gli incontri con i sindaci il Consorzio di bonifica è pronto alla “strategia anti-alluvione”

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E’ terminata da poco la campagna di ascolto dei territori, organizzata come ogni anno per raccogliere segnalazioni, proposte, preoccupazioni: i sindaci del Valdarno aretino hanno affiancato il Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno per mettere a punto una strategia anti-alluvione mirata ed efficace. In questo percorso, fondamentale è stata anche la voce dei cittadini, le principali “sentinelle” dei numerosi tratti che scorrono in territorio valdarnese.

Sono 260 i chilometri di reticolo di gestione inseriti nel piano delle attività proposto per il 2023, compreso l’Arno che da solo misura 33 km. La vallata è attraversata da un insieme di tratti diversi per caratteristiche, pendenze, ambientazioni, ma tutti delicati e fragili soprattutto di fronte all’assalto di eventi meteorologici sempre più violenti e concentrati.
Al termine del “tour virtuale” della vallata, la Presidente Serena Stefani, presente a tutti gli incontri insieme al Direttore Generale Francesco Lisi, al caposettore della difesa idrogeologica ingegner Serena Ciofini e al referente dell’Unità Idrografica Omogenea Giulia Pierozzi, fa il punto della situazione.

La Presidente del Consorzio di bonifica Serena Stefani: “Questa iniziativa che ripetiamo ogni anno si è rivelata ancora una volta preziosa per mettere a punto un piano delle attività adeguato alle necessità idrauliche di ogni area. Ringrazio sindaci e assessori che hanno partecipato attivamente agli incontri organizzati dal Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno dando seguito a una ormai consolidata e positiva esperienza che ci consente di mettere a fuoco tempestivamente criticità e soluzioni”.

Molte le novità introdotte a seguito degli incontri con il territorio. “Le lavorazioni oltre ad interessare i tratti che scattano in automatico, applicando le linee guida fornite dalla Regione Toscana con apposita delibera – commenta il Direttore Lisi -, si estenderanno quest’anno verso monte, dove la corretta regolazione delle acque è fondamentale anche per mettere in sicurezza il fondovalle”.

“Oltre ai tratti di routine, sono stati programmati interventi su tratti oggetto di segnalazione da parte di amministratori e cittadini. Su alcuni di questi, le lavorazioni saranno avviate all’inizio del 2023, prima del divieto di taglio a tutela della fauna nidificante”, ha commentato l’ingegner Serena Ciofini, caposettore difesa idrogeologica.

“I corsi d’acqua valdarnesi sono invasi in modo significativo dal Poligono del Giappone, una pianta infestante molto pericolosa anche per la sicurezza idraulica, poiché riesce a costruire in poco tempo fitti muri verdi, a distruggere l’ecosistema locale e a rendere molto più fragili gli argini. Per contenerne la diffusione, dobbiamo attendere la fine del suo ciclo vegetativo e adottare molte precauzioni, tra cui l’abbruciamento sul posto, per evitare che si propaghi e si diffonda ulteriormente”.

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