23, Dicembre, 2024

Lotta contro le mafie: il giornalista Sandro Ruotolo incontra gli studenti dell’IC Petrarca

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Questa mattina, presso le Stanze Ulivieri di Montevarchi, gli studenti della scuola secondaria Petrarca hanno incontrato il giornalista Sandro Ruotolo per affrontare il delicato tema del crimine organizzato italiano. Grazie alle parole del giornalista, gli alunni hanno avuto l’occasione di riflettere ampiamente sul dilagante fenomeno mafioso.

L’evento, “La cultura della legalità per battere le mafie“, è stato organizzato dall’IC Petrarca grazie alla Dirigente Scolastica Simona Chimentelli ed ha coinvolto tutte le classi terze della scuola secondaria. In questa occasione, resa possibile anche grazie alla collaborazione dei responsabili delle Stanze Ulivieri, i giovani studenti hanno potuto ascoltare l’esperienza di Sandro Ruotolo sulla sua lotta contro il crimine organizzato. Sandro Ruotolo è, infatti, un giornalista italiano, noto per il suo impegno nella denuncia e nell’indagine sul crimine organizzato, in particolare sul clan dei Casalesi. Si è distinto per il suo lavoro giornalistico sulla criminalità organizzata e ha dedicato anni a esporre le attività mafiose, con particolare attenzione al traffico di rifiuti tossici nella regione Campania. A partire dal maggio 2015, Ruotolo è sotto scorta armata a causa delle sue indagini contro il crimine organizzato. Ha svolto un ruolo importante nel sensibilizzare l’opinione pubblica sulla presenza e sull’azione della mafia in diverse regioni italiane.

Durante l’incontro con gli studenti della scuola Petrarca, il giornalista ha delineato in maniera efficace l’ambiente mafioso, spiegando come esso nasca e si strutturi nella società. Sandro Rutolo ha evidenziato come sia importante, al giorno d’oggi, informarsi sulla mafia ripercorrendo importanti e tragici avvenimenti capitati in Italia, come la strage di Capaci contro Giovanni Falcone e la sua scorta, così come quella di via D’Amelio dove morì Paolo Borsellino. Un incontro, quindi, volto a trasmettere ai giovanissimi presenti, che hanno dimostrato grande spirito di partecipazione, consapevolezza storica e contemporanea, al fine di renderli coscienti di tale fenomeno. Sandro Ruotolo ha sottolineato poi la peculiarità della mafia, ovvero lo stretto legame che corre fra essa e la democrazia italiana. Inoltre, il giornalista ha spiegato anche come la mafia sia una questione che attraversa tutta l’Italia e non rilegata prettamente al mezzogiorno, soffermandosi sulla situazione toscana e in che modo in questa agiscano i mafiosi.

Sandro Ruotolo Giornalista italiano: “È chiaro che qui in Toscana non ci sia un’emergenza come si può avere in alcuni territori, io penso alla Puglia, Campania, però attenzione perché la Toscana è la quarta regione per presenza mafiosa. Qui è una mafia che non spara, ma che entra nell’economia legale allora a questi ragazzi è importante far capire l’etica della morale, che se domani dovessero essere chiamati e diventare ceti professionali, quindi notai, avvocati, ingegneri e consultati dall’impresa mafiosa per dei lavori è bene che questi ragazzi abbiano il coraggio di dire no. Si deve iniettare questi concetti di legalità, di rispetto delle regole. La carta costituzionale deve essere ripresa. Il tema è che nell’impresa criminale diventi suddito, se tu ami la libertà devi dire no. L’arma più potente che i giovani possono adottare è la conoscenza”.

Simona Chimentelli Dirigente Scolastica IC Petrarca: “Un evento veramente molto importante, un intervento emozionante quello di Sandro Ruotolo e i ragazzi sono stati attentissimi e rapiti dalla sue parole. All’interno della scuola noi facciamo tante attività e progetti relativi alla legalità, il nostro intento però era far sentire la voce autorevole di una persona che vive per la legalità, che ha deciso di vivere contro la lotta alla criminalità organizzata, che ha fatto esperienze dirette e i nostri ragazzi hanno posto molte domande. Una giornata quindi per loro molto istruttiva”.

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