Venerdì 23 maggio San Giovanni Valdarno ospiterà la tappa conclusiva del Festival delle Neuroscienze 2025. L’iniziativa, promossa dalla Fondazione Gianfranco Salvini ETS e dalla Clinica di Riabilitazione Toscana (CRT), in collaborazione con il Corriere della Sera, si svolgerà all’interno di Palazzo d’Arnolfo a partire dalle 10:30. Al centro della giornata, un confronto interdisciplinare tra neuroscienze e fisica quantistica, con l’obiettivo di avvicinare il pubblico alla scienza attraverso un linguaggio accessibile e coinvolgente.
Il festival, ideato dal neuroscienziato Alessandro Rossi, docente all’Università di Siena e direttore scientifico della Fondazione Salvini, ha già fatto tappa ad Arezzo e Montevarchi con due incontri introduttivi. La giornata di San Giovanni Valdarno rappresenta il momento culminante del percorso, articolata in tre sessioni aperte al pubblico e con la partecipazione di studiosi provenienti da diverse istituzioni accademiche, tra cui le università di Siena, Verona, Swansea, la Scuola Alti Studi di Lucca e l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.
La prima sessione sarà dedicata alle applicazioni tecnologiche della fisica quantistica nello studio delle funzioni cerebrali. Seguirà, nel pomeriggio, un approfondimento sul tema della neurobiologia quantistica, arricchito da un intermezzo musicale con violino e pianoforte. La giornata si concluderà con una riduzione teatrale dell’opera “Copenhagen” di Michael Frayn, che mette in scena il celebre incontro tra i fisici Niels Bohr e Werner Heisenberg, interpretata da Umberto Orsini e Flavio Francucci.
L’evento, patrocinato dalla Regione Toscana, dal Ministero dell’Università e dai Comuni di San Giovanni Valdarno e Terranuova Bracciolini, mira a riportare le neuroscienze al centro del dibattito culturale, valorizzando i risultati della ricerca contemporanea e stimolando la partecipazione delle nuove generazioni. Le scuole superiori del territorio saranno infatti coinvolte direttamente, con percorsi di approfondimento e dialogo con i relatori.