01, Luglio, 2024

Il Comune di Terranuova investe nell’educazione alimentare: nuovi progetti coinvolgono gli studenti nella mensa scolastica

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Il Comune di Terranuova continua a promuovere la qualità e l’educazione alimentare nelle mense scolastiche con due innovativi progetti che coinvolgono attivamente gli studenti. Si tratta di progetti che, non solo promuovono una maggiore consapevolezza alimentare tra gli studenti ma dimostrano anche l’impegno del Comune nel fornire pasti di qualità e sostenibili nella mensa scolastica.

L’assessora all’istruzione, Sara Grifoni, ha dichiarato: “Siamo convinti che il pasto fornito ai bambini non sia semplicemente la soddisfazione di un bisogno primario, ma anche un momento educativo. È da qui, insieme alla collaborazione con le famiglie, che si parla di educazione alimentare.”

La cura scrupolosa degli alimenti utilizzati è un punto di forza della mensa, con una particolare attenzione alla filiera corta. “Da anni nella nostra mensa arrivano il pesce delle coste vicine e i prodotti dell’agricoltura locale. La nostra è una mensa virtuosa, attenta alla qualità dei prodotti e alla quantità di risorse impiegate per produrle,” ha concluso l’assessora.

Il primo progetto, denominato ‘Giudice a mensa’, coinvolge attivamente gli studenti delle classi quarte della primaria. Sandra Bonannini, dietista responsabile del servizio di refezione scolastica, spiega: “I bambini sono invitati a dare un voto ai piatti che consumano, valutando l’appetibilità e offrendo suggerimenti per futuri cambiamenti nel menu e nella presentazione dei piatti.”

Il secondo progetto mira a ridurre gli sprechi a mensa coinvolgendo gli studenti delle classi quinte della primaria. “Dopo aver consumato il pasto, gli studenti sono invitati a recuperare ciò che è avanzato nei loro piatti. Questo cibo viene pesato e tradotto in numeri di porzioni sprecate, sia in valore economico che in impatto ambientale, attraverso l’impronta idrica. Successivamente, questi dati vengono discussi in classe per elaborare suggerimenti volti a migliorare la sensibilità e il rispetto verso il cibo in futuro,” ha aggiunto Bonannini.

 

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