Da Levane arriva la segnalazione di possibili classi sovraffollate e spostamento di alunni, per il taglio di una classe prima: i consiglieri del gruppo Aventi Montevarchi hanno portato la questione in Consiglio comunale, chiedendo al sindaco di intervenire
Si rincorrono in questi giorni le segnalazioni di possibili tagli di classi negli istituti comprensivi del Valdarno, con conseguenti accorpamenti e classi sovraffollate, le cosiddette classi 'pollaio', che preoccupano in vista di un inizio di anno scolastico, a settembre, per il quale non si sa ancora quali saranno le condizioni legate alle restrizioni per la pandemia. Dopo il Valdarno fiorentino, ora si apre il caso di Levane, dove la cancellazione di una prima riguarderebbe le scuole medie: c'è preoccupazione fra le famiglie, e la questione è stata portata in Consiglio comunale con una interrogazione prsentata da Fabio Camiciottoli, insieme a Paolo Ricci del gruppo Avanti Montevarchi.
"Abbiamo appreso, da alcuni genitori e famiglie di Levane comprensibilmente preoccupati, che dal prossimo anno scolastico alla scuola media di Levane dell'Istituto Comprensivo Mochi potrebbe essere tolta una classe prima realizzando due classi numerose, rispettivamente di 30 e 26 alunni, con la conseguente destinazione di 6 bambini presso il plesso di Laterina", si legge nel testo dell'interrogazione.
I consiglieri chiedono al sindaco Chiassai Martini "se tali informazioni corrispondono al vero e, in caso affermativo, quali iniziative intenda intraprendere al fine di evitare il depotenziamento del plesso scolastico di Levane e lo spostamento di alcuni alunni su altri plessi". Avanti Montevarchi chiede inoltre a Sindaco e Presidente del Consiglio comunale di farsi "parte attiva per un incontro Istituzionale con il Provveditore e la Preside del Comprensivo, al fine di poter comprendere le problematiche contingenti e fornire risposte immediate ed adeguate. Un momento per acquisire tutta una serie di informazioni per avviare una riorganizzazione che da tempo invochiamo ma che la Sindaco, a parte le prese di posizioni mediatiche e resse comunicative, non appare essere pronta ad avviare", conclude l'interrogazione.