Intervengono i capigruppo consiliari di maggioranza Partito democratico e Per Figline e Incisa in AzioneI, Laura Orpelli ed Umberto Ciucchi sulla mancata realizzazione del centro vaccinale di massa nel territorio di Figline Incisa
Dopo vari sopralluoghi era stato individuato nel comune di Figline Incisa il centro per la vaccinazione di massa: il Salone San Benedetto a Loppiano, una struttura di oltre 1000 mq, con disponibilità h24 degli spazi, possibilità di ingresso e uscita separati, spazi per la somministrazione, spazi per l’attesa post vaccino, spazi per l’accettazione, spazio per collocazione frigorifero e per collocazione defibrillatore. Inoltre, per tutti coloro che saranno impossibilitati a raggiungere quel centro, il Comune avrebbe attivato un apposito servizio di trasporto. Ma la Asl ha deciso altrimenti: l'hub vaccinale sarà al palazzetto dello sport di Reggello.
I gruppi consiliari di maggioranza, Partito Democratico e Per Figline e Incisa in Azione, a tal proposito esprimono "delusione e anche preoccupazione per la mancanza di attenzione dell’Azienda sanitaria nei confronti del nostro territorio e dei nostri cittadini. Alla questione annosa dell’ospedale Serristori – attualmente sottratto alla disponibilità della normale utenza locale, perché trasformato in presidio Covid a totale disposizione della Asl Toscana Centro – e alla questione ancora irrisolta della carenza di medici di famiglia sul nostro Comune, si aggiunge ora anche la tanto attesa e ancora mancata attivazione di un Hub vaccinale nel nostro territorio. Si tratta di una decisione inspiegabile, a fronte di un meticoloso lavoro svolto dal Sindaco Giulia Mugnai e dagli assessori Cellai e Poggesi per individuare una struttura idonea e attrezzata per svolgere questo tipo di servizio per la popolazione".
I capigruppo Laura Orpelli ed Umberto Ciucchi continuano: "Il Salone San Benedetto a Loppiano, individuato dall’Amministrazione comunale in base ai criteri logistici e organizzativi determinati dall’Azienda sanitaria, oltre a garantire l’attivazione di più postazioni vaccinali contemporaneamente, rispettava tutti i requisiti richiesti: dimensione di oltre 1000 mq, disponibilità h24 degli spazi, possibilità di ingresso e uscita separati, spazi per la somministrazione, spazi per l’attesa post vaccino, spazi per l’accettazione, spazio per collocazione frigorifero e per collocazione defibrillatore, oltre alla sostenibilità dei costi decisamente inferiori rispetto ad altri centri. Inoltre, il Comune si era già attivato per organizzare un apposito servizio di trasporto, dedicato a chi è impossibilitato a raggiungere quel centro".
"La centralità dell’hub per il Valdarno fiorentino e la prossimità con il casello autostradale avrebbe, infine, permesso anche a cittadini provenienti da altri Comuni di raggiungere facilmente e tempestivamente la struttura per la somministrazione del vaccino. Il fatto che l’Azienda sanitaria abbia scelto strutture dislocate in altri comuni, non immediatamente raggiungibili, nonostante le continue sollecitazioni della nostra Amministrazione comunale, non solo crea disappunto, ma ci fa percepire il perpetuarsi di una grave mancanza di attenzione verso i bisogni sanitari della nostra popolazione, che richiederebbe una vigorosa e immediata inversione di rotta".