19, Luglio, 2024

Ancora polemiche nel Movimento 5 Stelle: Bonaccini replica alla richiesta di dimissioni, M5S chiede anche quelle di Segoni

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Marco Bonaccini risponde a chi chiede le sue dimissioni da consigliere di Terranuova: “Decisione di lasciare il Movimento 5 Stelle presa a maggioranza dagli attivisti”. Intanto M5S chiede le dimissioni anche dell’onorevole Samuele Segoni reo di “non aver fatto mancare il suo appoggio a Massimo Artini, condividendone espressamente esternazioni ed azioni”

Gli attivisti del Movimento 5 Stelle hanno chiesto le dimissioni del capogruppo terranuovese, fuoriuscito da M5S ed entrato a far parte di Pensiero comune. Marco Bonaccini replica: "Decisione presa a maggiornaza degli attivisti". Intanto vengono chieste le dimissioni anche dell'onorevole Samuele Segoni. Ma andiamo per ordine.

Pochi giorni fa il Movimento 5 Stelle del Valdarno ha chiesto a Marco Bonaccini, capogruppo in consiglio comunale a Terranuova e dopo aver lasciato M5S entrato a far parte di Pensiero comune insieme ad altri fuoriusciti dal movimento, di lasciare il suo posto a qualcun'altro. Bonaccini replica.

“Prima di annunciare la decisione di lasciare il MoVimento 5 Stelle si sono susseguite ben tre riunioni in cui ho rimesso il mio mandato al gruppo di attivisti terranuovesi – spiega Bonaccini – la maggioranza del gruppo ha scelto di portare avanti il programma elettorale elaborato in un clima di vera e propria democrazia diretta coi cittadini di tutto il Comune.”

"Il risultato delle elezioni comunali del maggio scorso – continua Bonaccini –  decretava come seconda persona per ricoprire la carica di consigliere comunale Serena Delfi che però, non è disposta a portare avanti il lavoro di consiglio come portavoce di un gruppo di tre persone. Gruppetto quello che è rimasto nel Movimento 5 Stelle che non è mai stato presente nel momento in cui si prospettava un intenso lavoro di comunicazione, preparazione degli atti ispettivi in vista dei consigli comunali e non solo". 

“La realtà – incalza il consigliere comunale – è che il gruppo di attivisti rimasti è veramente irrisorio e quindi il lavoro di portavoce sarebbe pari allo zero, in più non è stata una decisione presa di mia spontanea volontà bensì il volere della maggioranza del gruppo di persone che aveva sostenuto la mia candidatura a sindaco nelle elezioni passate. Il gruppo che ha scelto di sostenermi non si riconosce più nelle persone che professano gli ideali del MoVimento e nei metodi che vengono utilizzati al suo interno, ciò significa che i valori che abbiamo inserito nel programma elettorale sono ancora dentro ognuno di noi e nessuno ci impedirà di portarli avanti. Per ciò che riguarda la pagina facebook è stata direttamente cancellata in quanto ne viene fatta una questione di like e non di persone che seguono il MoVimento".

Dal canto suo il Movimento 5 Stelle di San Giovanni, Cavriglia, Reggello, Figline-Incisa, Montevarchi, Terranuova e Bucine prende ufficialmente le distanze dal portavoce Samuele Segoni e ne spiega le motivazioni.

"Per le posizioni assunte e le condotte tenute negli ultimi tempi, Samuele Segoni non può più considerarsi un portavoce affidabile e rappresentativo. Infatti anche in occasione degli incontri tenutisi in Valdarno il deputato Segoni: non ha mai fatto mancare il suo appoggio a Massimo Artini, condividendone espressamente esternazioni ed azioni; al pari di Massimo Artini ha criticato e disatteso i principi fondanti del movimento, mettendo in discussione le regole sulla rendicontazione e pubblicando le proprie spese solo all’indomani dell’espulsione del collega; nell’ultimo confronto con gli attivisti di Montevarchi ha ribadito il suo attuale totale dissenso rispetto al Movimento 5 Stelle, dichiarando di aver cessato di condividerne le scelte ed i principi, ma ha altresì fatto presente di non aver alcuna intenzione di rimettere il mandato".

"Le dichiarazioni rese a titolo personale da Segoni, i suoi attuali contatti con personaggi lanciati nella creazione di altri soggetti politici, le sue frequenti esternazioni non condivise dalla base, ledono costantemente l’immagine di tutto il movimento, nonché quella dei portavoce e dei numerosi attivisti impegnati nel territorio. Nei nostri Meetup siamo in tanti, abbiamo molte iniziative da portare avanti e non vogliamo avere rapporti con persone che non sono più in grado di garantire un esercizio trasparente e partecipato del ruolo di portavoce. Ci aspettavamo, come atto di elementare onestà intellettuale, che Segoni e gli altri portavoce dissidenti e/o fuoriusciti facessero un passo indietro. Purtroppo, pressoché tutti, hanno dimenticato di essere stati eletti solo per l’espletamento di un mandato specifico: dare attuazione alla linea, al metodo, al progetto del 5 stelle. Questi soggetti oggi pretendono di continuare a svolgere attività politica istituzionale e di occupare posti che non gli competono alimentando un vizio del tutto attuale chiamato trasformismo e voltagabbanismo".

Per questi motivi il Movimento 5 Stelle chiede di nuovo che Samuele Segoni e Massimo Artini rimettano il proprio mandato.

 

 

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