L’ultimo dell’anno è anche l’ultimo giorno di vita della Provincia di Firenze. Dal primo gennaio subentra a pieno regime la città metropolitana. Andrea Barducci, l’ultimo presidente della Provincia: “Si conclude una storia lunga 150 anni”. E non nasconde le perplessità per la città metropolitana: “Una riforma pasticciata e confusa che rischia di ripercuotersi sui cittadini”. E ai cittadini del Valdarno: “Opere non completate verranno portate comunque a compimento”.
L'ultimo dell'anno è anche l'ultimo giorno di vita della Provincia di Firenze. "Dal primo gennaio subentrerà la Città Metropolitana ma con molti problemi, a causa della normativa e dei tagli del governo". A parlare è Andrea Barducci, l'ultimo presidente della Provincia di Firenze.
Presidente, quale è il bilancio dell'ente da lei guidato?
"Sicuramente positivo. Lasciamo alla città metropolitana un bilancio solido e trasparente: i conti sono in ordine. Ed è un bilancio positivo anche per i lavoro svolto: il programma di mandato è stato realizzato".
Cosa dovranno attendersi i cittadini dalla città metropolitana?
"E' un nuovo ente sicuramente con grandi potenzialità, ed i cittadini devono aspettarsi servizi migliori della Provincia. Purtroppo c'è il rischio che non sia così perchè il nuovo ente fa i conti con una normativa pasticciata, confusa e superficiale. Questo rischia di produrre conseguenze anche sui servizi offerti ai cittadini”.
Che problemi registra?
“Innanzitutto si tratta di un ente i cui rappresentanti non sono eletti direttamente dai cittadini. E lo dico con il massimo rispetto e stima del sindaco Dario Nardella. Purtroppo non dipende da lui. La non elettività degli organi istituzionali pone problemi anche di rappresentanza dei territori più piccoli e periferici rispetto al capoluogo e ai centri più grandi. Allo stesso tempo la legge di stabilità prevede tagli importanti che si ripercuotono sul futuro del nuovo ente”.
I dipendenti della Provincia stanno manifestando da giorni.
“Con la legge di stabilità sono a rischio i loro stipendi. Stiamo parlando di un miliardo di euro di tagli all’anno, per tre anni. Ma ci sono anche problemi di competenze non definite: penso all’edilizia scolastica o ai centri per l’impiego. Ci sono molti interrogativi per il futuro di servizi fondamentali, in particolar modo in questo momento di crisi, e che devono essere gestiti – per funzionare al meglio – da un livello intermedio”.
In Valdarno, molte opere di competenza della Provincia, per esempio la Variante alla Sr 69 e la Variantina, non sono state concluse e registrano grandi ritardi. Che fine faranno?
“Abbiamo lavorato in questo periodo e sicuramente verranno portate a compimento dalla Regione e dalla nuova Città Metropolitana”.
Un voto complessivo alla Provincia di Firenze?
“Per quello che ha rappresentato in questi 150 anni, sicuramente un nove”.
E ai 5 anni del suo mandato?
“Non sono abituato ad autolodarmi”. Dopo qualche secondo di riflessione e dopo un po' di insistenze: “Direi un otto. Ma i cittadini hanno sicuramente tutti gli elementi per dare una loro valutazione”.