23, Novembre, 2024

Bekaert, l’azienda indisponibile a prolungare la cassa integrazione. La Fiom Cgil: “Fatto di inaudita gravità”

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Oggi l’incontro del tavolo regionale, l’azienda ha rifiutato la proposta dei sindacati di prolungare la Cig. Daniele Calosi, Segretario generale Fiom Cgil Firenze e Prato: “Si sceglie di licenziare i lavoratori e distruggere ogni prospettiva di reindustrializzazione reale

Bekaert non avrebbe intenzione di prolungare la cassa integrazione per i circa 110 lavoratori rimasti in vertenza. È quanto emerso dall'incontro al tavolo regionale a cui hanno preso parte le organizzazioni sindacali, la direzione della Bekaert e i rappresentanti della Regione. Un tavolo a cui le Organizzazioni sindacali e le istituzioni hanno chiesto di attivare un ulteriore periodo di Cassa Integrazione: richiesta rifiutata dall’azienda, che ha affermato non esserci alcuna prospettiva di reindustrializzazione.

"Il rifiuto di Bekaert è un fatto di inaudita gravità – ha dichiarato Daniele Calosi – che fa pagare ai lavoratori, nell’ordine, la scelta scellerata dell’azienda di chiudere lo stabilimento, l’immobilismo dei vari governi che si sono succeduti e la decisione di chi ha affossato il progetto della cooperativa Steelcoop Valdarno. Se non c’è un accordo sugli ammortizzatori sociali non può esserci un accordo sulla reindustrializzazione, che dev’essere per tutti, e non arbitraria come sarà una volta che i lavoratori saranno fuori dall’azienda".

"Non abbiamo mai accettato soluzioni parziali e che prevedono i licenziamenti, non abbiamo mai accettato la mitigation, non lo faremo adesso. Aggiungo, visto che si sta per varare un terzo Governo, dove a quanto sembra potrebbe essere confermato il Ministro Di Maio e comunque sarà presente la sua forza politica per tre volte su tre, che siamo ancora in attesa della grande azienda bielorussa che doveva favorire il piano di reindustrializzazione, come aveva promesso", accusa il segretario Fiom. 

“La vicenda Bekaert – conclude Calosi – ha bisogno di una soluzione che preveda il lavoro per tutti. Le organizzazioni sindacali hanno chiesto al Presidente incaricato di prorogare il blocco dei licenziamenti, non accettiamo di sicuro di chiudere le aziende. La politica dei Governi e la Bekaert hanno già preso in giro per troppo tempo i lavoratori e l’intero territorio: adesso basta. Non firmeremo alcun accordo se non ci sarà la proroga degli ammortizzatori sociali. Il Sindacato e i lavoratori hanno già dato un contributo importante alla reindustrializzazione anche attraverso quanto concordato con Laika Caravans, non possiamo fare di più”.

Il tavolo è stato riconvocato per il 18 febbraio alle ore 12.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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