24, Novembre, 2024

Violenze sui treni, il presidente Rossi incontrerà Trenitalia e Forze dell’ordine. “Servono risorse, magari una parte di quelle spese ogni domenica negli stadi”

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Quattro controllori aggrediti sui treni in una settimana, e una serie di atti di violenza compiuta per lo più da giovani. Un episodio anche nella tratta valdarnese, qualche giorno fa. Ora il Presidente della Regione Toscana prova a cercare soluzioni

Quattro capotreni aggrediti in una settimana, furti e danneggiamenti: uno degli episodi anche sulla tratta valdarnese, a bordo di un regionale della linea Arezzo-Firenze. Sui treni toscani il problema della violenza sta diventando particolarmente forte: e ora, dopo l'allarme che arriva dai sindacati dei ferrovieri e dai comitati dei pendolari, il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi prova a smuovere le acque, alla ricerca di una soluzione. 

A giorni, ha annunciato Rossi, convocherà un incontro con Trenitalia, Prefetti e i comandanti delle forze dell'ordine presenti sul territorio della Toscana. "I sindacati dei ferrovieri chiedono con forza di lavorare in sicurezza. Si rivolgono anche a me denunciando come la microcriminalità rischia, in certe notti e certi giorni, di diventare padrona della rete ferroviaria. Anche i comitati dei pendolari lamentano la situazione. In effetti è inamissibile che uno spazio pubblico come stazioni e treni sia lasciato incustodito, in preda di scorribande, atti di violenza, bullismo, aggressioni e intimidazioni". 

Rossi spiega che in realtà la Regione ha poco spazio di manovra: mancano risorse, e comunque la Toscana non è l'ente competente. Ma cita un progetto già in atto, quello cioè che permette agli agenti delle forze dell'ordine di viaggiare gratis, purché possano intervenire in aiuto al capotreno in caso di necessità. "Con Trenitalia abbiamo un accordo: prevede che gli agenti di sicurezza possano spostarsi sui treni gratuitamente con l'impegno ad avvertire la capotreno della loro presenza in modo da intervenire per assicurare la sicurezza. L'iniziativa non è stata risolutiva ma ha dato risultati positivi. Per questo siamo intenzionati a rinnovarla".

Non sono d'accordo, su questo bilancio, i pendolari valdarnesi. Il portavoce del Comitato, Maurizio Da Re, commenta: "L'accordo Regione-Ministero dell'Interno che consente ai ministeriali di viaggiare gratis in cambio della disponibilità ad intervenire su richiesta del Capotreno non funziona! E' solo un escamotage per scaricare, sui viaggiatori paganti del TPL, i costi di trasferta che dovrebbere essere a carico del Ministero!".

E allora, quali alternative? Rossi apre la porta alle proposte di tutti. "In settimana convocherò un incontro con Trenitalia, Prefetti e i comandanti delle forze dell'ordine che utilizzano queste nostre agevolazioni. Chiedo a tutti di venire con buone idee. La Regione non ha competenze in materia, né soldi da buttar via, ma siamo disposti a fare di più pur di garantire la sicurezza sulla rete ferroviaria regionale". 

Un'idea, però, Rossi ce l'ha. Ed è quella di spendere una parte dei fondi oggi investiti per garantire la sicurezza negli stadi, ogni domenica calcistica, per vigilare sul trasporto pubblico locale. "Il personale della polizia ferroviaria è stato ridotto e concentrato sulle grandi stazioni e sull'alta velocità. È una storia che deve finire. Ricordo che questo è uno Stato che, ogni domenica, si permette di pagare centinaia di migliaia di euro per controllare gli stadio di calcio. Ci chiediamo, visto che negli altri paesi europei sono le società di calcio a pagarsi la vigilanza, se non sia il caso di dirottare almeno una parte di queste risorse per garantire la sicurezza ai pendolari e ai ferrovieri".

"Ricordo – conclude Enrico Rossi – che ogni anno Trenitalia spende in Toscana quasi 1 milione di euro per riparare i danni prodotti dai vandali e cancellare le scritte con cui sedicenti artisti imbrattano treni e vagoni. Con questi soldi, ogni 3 anni, potremmo acquistare un nuovo treno diesel. Ecco, penso che in questi casi bisogna adottare la linea dura e la tolleranza zero. E se ci sono leggi troppo blande tocca al Parlamento intervenire. Ma non voglio scaricare su altri la responsabilità di fare. Personalmente farò tutto quello che posso. La Toscana è, e vuole continuare ad essere, accogliente, solidale e generosa, ma vuole anche essere una terra sicura, dove si rispettano le leggi". 
 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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