L’ordinanza firmata dal presidente Eugenio Giani contiene tutte le indicazioni operative necessarie per gestire la questione Covid nelle scuole. “La Toscana, tutta, sta svolgendo un lavoro straordinario per contrastare l’epidemia. In attesa del vaccino, buonsenso e responsabilità faranno la differenza
Tamponi rapidi in arrivo per le scuole e per i servizi educativi in Toscana: la novità, insieme ad alcune indicazioni operative aggiornate per la gestione dei soggetti con sintomi sospetti di Covid 19 e la loro riammissione in classe o nel posto di lavoro, sono contenute nell’ordinanza firmata oggi, 12 ottobre, dal presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, in seguito all’evolversi dell’epidemia e, in particolare, per rafforzare tutte le azioni possibili di prevenzione.
Ai primi sintomi sospetti nei bambini e negli operatori scolastici (febbre superiore a 37,5 °C, oppure tosse, nausea, vomito, difficoltà respiratorie, mal di gola, diarrea, alterazione o perdita dell’olfatto e del gusto) scattano precise procedure operative di prevenzione per contrastare la diffusione del contagio e per una diagnosi immediata tramite il tampone antigenico rapido.
Tra le novità, appunto, l'arrivo del test rapido, che avverrà per fasi: "I test antigenici rapidi sono disponibili nell’Az. USL Toscana Centro a partire dal 12/10/2020 ed a partire dal 19/10/2020 nelle altre Az. UU.SS.LL", si legge nel testo. Il test antigenico (oppure il tampone se questo non è disponibile) si prenota online e per operatori scolastici e alunni avrà priorità massima. Il risultato del test rapido può essere consegnato subito (se è di tipo immunometrico) oppure al massimo in 24 ore: quando negativo, si può rientrare a scuola con il certificato del medico. Se invece è positivo, è necessario un tampone molecolare di conferma.
La nuova ordinanza (qui il testo completo dell'allegato) esplicita in maniera chiara anche come si devono comportare i familiari dei bambini e dei ragazzi finiti in quarantena per un caso a scuola: "In attesa del risultato del tampone, l’alunno o l’operatore scolastico deve rimanere a casa in isolamento fiduciario, mentre non è prevista alcuna restrizione per i contatti scolastici e per conviventi, ad eccezione dei fratelli/sorelle dell’alunno o figli dell’operatore scolastico che frequentano il nido o la scuola materna e che non possono frequentare fino al risultato negativo del tampone. In tal caso il rientro in comunità dei fratelli/sorelle dell’alunno o dei figli dell’operatore scolastico in attesa del tampone potrà avvenire senza alcuna certificazione se preventivamente comunicato dalla famiglia".
Con l’Ordinanza di oggi, infine, si danno disposizioni di maggiore dettaglio per ogni tipo di eventualità: dalle condizioni cliniche che consentono il tampone/test e dove effettuarlo (presso i drive through, a livello domiciliare dalle Usca), a come comportarsi in caso di tampone antigenico rapido negativo o positivo, oppure di test molecolari positivi, negativi o a bassa carica.
“Non lasciamo nulla al caso e monitoriamo costantemente l’andamento dell’epidemia, in linea con gli indirizzi nazionali – commenta Giani –. Viviamo un’emergenza sanitaria senza precedenti, ma stiamo svolgendo tutti quanti insieme un lavoro straordinario di contrasto verso un nemico insidioso, che in questi mesi abbiamo imparato, però, a riconoscere. Se continueremo ad agire con buonsenso e responsabilità riusciremo ad avere la meglio sul Covid. Il personale scolastico e quello sanitario stanno dando il massimo come le famiglie e gli stessi ragazzi, che hanno compreso bene quanto sia importante che ciascuno faccia la sua parte. I tamponi rapidi ci consentiranno risposte immediate in termini di diagnosi e di tracciabilità, permettendoci di gestire adeguatamente eventuali situazioni che potrebbero mettere a rischio la salute non solo individuale, ma dell'intera collettività”.