A distanza di 22 anni dall’entrata in vigore del codice della strada il comune di Terranuova chiede la regolarizzazione dei passi carrabili, la lista civica interviene: “Non bastano 4 milioni di euro all’anno di entrate straordinarie dai rifiuti, ma si raschia il fondo del barile applicando, a macchia di leopardo, una tassa sulla regolarizzazione degli accessi carrabili”
Il corpo associato di polizia municipale di Terranuova e Montevarchi con una comunicazione sta chiedendo ai titolari di passi carrabili di mettersi in regola nel caso in cui non siano conformi alla normativa del codice della strada. La lista civica Terranuova in comune interviene e dice 'No, al nuovo balzello".
“Non bastano 4 milioni di euro all’anno di entrate straordinarie dai rifiuti, ma si raschia il fondo del barile applicando, a macchia di leopardo, una tassa sulla regolarizzazione degli accessi carrabili. Una richiesta che dovrebbe pervenire, tra l’altro, dal cittadino e concessa dell’amministrazione. Lo si è fatto con una “lettera”, scritta ma non firmata dal dirigente della Polizia municipale, recapitata ai cittadini, e solo in alcuni quartieri. Un nuovo 'balzello'che sta provocando molte proteste".
Il gruppo consiliare Terranuova in comune continua sottolineando un altro aspetto della vicenda:
"Il Comune con apposite deliberazioni può non applicare la tassa sui passi carrabili. Noi ci stiamo già mobilitando con assemblee pubbliche e con un’azione di corretta informazione nei confronti del cittadino. La giunta pare nascondersi dietro al dirigente e al codice della strada, che risale al 1992, con un volantino lasciato nella cassetta della posta che non ha alcuna efficacia, ponendo seri dubbi sulla legittimità del procedimento per assenza di chiarezza e di trasparenza, e sopratutto senza poter dimostrare se il cittadino ha ricevuto “l’intimazione”, oppure no. Ma dove vogliamo andare?".
"Il Comune pretenderebbe la tassa, e minaccia di eventuali sanzioni, non specificando che, in caso di accesso a raso, il cittadino non deve pagare niente. Si pretenderebbe l’applicazione della tassa senza effettuare una mappatura: monitorando il flusso della circolazione e intervenendo a priori sulla pericolosità di strade e di incroci come indica la legge. Per non parlare della totale assenza di manutenzione, anche sui marciapiedi, dove però si vuole riscuotere l’occupazione di suolo pubblico".
"Se il sindaco chiede l’ennesimo balzello alle famiglie, si assuma la responsabilità politica del procedimento emettendo un’ordinanza precisa, oppure sospenda il tutto rimandando alla stesura di un regolamento ad hoc sui passi carrabili, come hanno fatto in altri Comuni”.