Sindaco Mugnai: “Occorre accelerare i tempi, approfondire le ipotesi in essere e scegliere l’opzione più credibile e duratura per lo stabilimento figlinese. Importante il riaggiornamento del tavolo e la presenza del Sindaco metropolitano oggi”
Concluso il tavolo ministeriale sulla Bekaert, tenutosi in videoconferenza, il Sindaco di Figline Incisa Giulia Mugnai fa il pounto. Vi hanno partecipato una rappresentanza aziendale Bekaert, l'advisor Sernet, le sigle sindacali FIM, FIOM e UILM, Giorgio Sorial, del gabinetto del Ministro Patuanelli, la Sottosegretaria Todde, la Sottosegretaria Morani, il Sindaco Metropolitano Dario Nardella, e Paolo Tedeschi per la Regione Toscana.
"È stato importante riaprire il tavolo presso il Ministero dello Sviluppo economico durante questa emergenza perchè significa ripartire anche con il lavoro sulla reindustrializzazione – spiega la Sindaca di Figline e Incisa Valdarno, Giulia Mugnai -. Nell'incontro di oggi, abbiamo rifatto il punto generale su quelle che sono le proposte già in essere, per la salvaguardia dei lavoratori ancora coinvolti nella vertenza e per la tutela dello stabilimento che, come dimostra la significativa presenza di Dario Nardella, è fondamentale non solo per Figline e Incisa Valdarno ma per tutta la vallata e per il territorio metropolitano".
"Al Governo abbiamo chiesto di approfondire le opzioni al momento sul tavolo e valutare attentamente i piani industriali, perché si possa scegliere l'opzione più credibile e duratura per lo stabilimento figlinese. Questo consentirà di garantire un futuro agli operai e di mantenere un importante sito produttivo attivo sul territorio. Bisogna farlo nel più breve tempo possibile perché, tra un mese, saranno già trascorsi due anni di lotta, di impegno alla ricerca di risposte definitive e concrete, ma anche di preoccupazione per un intero territorio. Il tavolo sarà riaggiornato a fine giugno e, fino a quel momento, continueremo ad approfondire tutte le ipotesi e a sostenere i lavoratori e le loro famiglie perché si possa arrivare al più presto a chiudere la reindustrializzazione e a ricominciare la produzione nello stabilimento ".