25, Novembre, 2024

Coronavirus, il duro appello di Lorenzini: “State a casa. L’unico modo per fermare la malattia è non contagiarsi”

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Il sindaco di Rignano Daniele Lorenzini torna a rivolgersi ai sui cittadini: basta code inutili davanti al supermercato o alla posta, uscire solo se necessario. “Ed evitate di andare a camminare con la scusa che siete stressati: questa pandemia è un dramma”

Un appello accorato e duro, quello del sindaco di Rignano Daniele Lorenzini, che si rivolge ai suoi cittadini chiedendo, ancora una volta, di stare in casa. Uscire per la spesa una volta a settimana, andare alle Poste solo per l'indispensabile, e soprattutto evitare camminate inutili. 

"I dati nazionali e quelli regionali li conoscete, avete visto le condizioni drammatiche in cui versa la regione Lombardia. Per questo vi faccio un nuovo appello, ancora più forte, con il cuore ma anche con la razionalità di chi deve pensare che o affrontiamo questo problema in maniera seria e rigida, altrimenti sarà un dramma anche per la Toscana". 

"Questa è una pandemia che creerà grossi problemi da tutti i punti di vista, dalla salute alla società, all'economia, direi fino alla nostra democrazia. Restiamo a casa. Abbiamo migliorato rispetto a qualche giorno fa, ma ancora non abbiamo capito la dimensione del fenomeno", ha aggiunto Lorenzini. "Si può fare la spesa, certo, ma questo non vuol dire andare tutte le mattine a comprare un litro di latte, con file interminabili davanti al supermercato. Si va a prendere il necessario, l'indispensabile, una volta a settimana". 

"E anche le passeggiate: vedo gente che non ho mai visto prima a correre o camminare. Mi dicono che escono perché sono stressati. Voi siete stressati? Avete visto le immagini che arrivano dalla Lombardia? Avete visto le bare e i morti portati via dall'esercito? Lo vogliamo capire o no che è una situazione drammatica. Chiedetelo ai rianimatori se sono stressati, a chi lavora nelle terapie intensive, ai familiari dei morti. Io non so più come dirvelo. L'unico modo per fermare questa malattia è di non contagiarsi a vicenda". 

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