Il consiglio comunale approva all’unanimità una mozione per tutelare il diritto dei cittadini “di essere rimborsati delle somme indebitamente versate, attraverso modalità semplificate di restituzione”. Una seconda mozione dei 5 Stelle, sul ripristino del servizio idrico in caso di distacco per morosità, è stata rimandata in discussione alle commissioni competenti
Passa all’unanimità in consiglio comunale a Bucine una mozione presentata dal MoVimento 5 Stelle sulla tutela del diritto ai rimborsi agli utenti degli oneri di depurazione non dovuti da parte di Nuove Acque Spa, il gestore del servizio idrico nel territorio comunale, che “ancora non ha provveduto al rimborso a tutti gli utenti”.
Nel documento si chiede l’impegno a sindaco e giunta di tutelare questo diritto attraverso modalità semplificate di restituzione, “ovvero con la restituzione diretta di quanto dovuto, pur scaglionata nel tempo, senza necessità di far domanda”.
Con la sentenza 335/2008 dell'8 ottobre 2008, infatti, la Corte Costituzionale aveva definito l'incostituzionalità dell'articolo che consentiva il pagamento della tariffa del servizio di depurazione, nei casi in cui manchino gli impianti o non siano funzionanti, obbligando i gestori al rimborso. Inoltre, la legge13/2009, all'articolo 8 sexies, ha stabilito che “in attuazione della sentenza, i gestori del servizio idrico integrato provvedano anche in forma rateizzata, entro il termine massimo di cinque anni, a decorrere dal 1° ottobre 2009, alla restituzione della quota di tariffa non dovuta riferita all'esercizio del servizio di depurazione” e non prevede l’obbligo della richiesta da parte dell’utente.
Il secondo punto del documento, inoltre, chiede a sindaco e giunta di “ottenere dall’Autorità Idrica Toscana o dal gestore Nuove Acque S.p.A. una precisa e aggiornata mappatura degli allacci alla rete fognaria e al depuratore, onde dare assistenza tramite uno sportello preposto e, se ciò non fosse possibile nell’immediato, di richiedere qual è la tempistica necessaria”.
Durante la seduta, il capogruppo del MoVimento Alessio Cardelli ha presentato anche ulteriore mozione per chiedere al primo cittadino “il ripristino immediato dell’erogazione di acqua tramite ordinanza, e senza che venga corrisposto alcun onere finanziario per la riattivazione, nel caso avvengano distacchi dalle rete idrica” per le utenze domestiche dove fosse conclamata la morosità. Questo perché “l’acqua è un bene pubblico ed è ingiusto non garantirne l’utilizzo anche ai cittadini in temporanea difficoltà economica”.
I consiglieri di maggioranza hanno proposto di approfondire il tema nelle commissioni competenti. “In quella sede ci impegneremo a difendere ancora una volta i diritti dei cittadini economicamente più deboli. Sappiamo che la richiesta è quantomeno "pretenziosa", in quanto il sindaco non può intercedere sulla morosità di pagamento, ma vorremmo che comunque il consiglio e il primo cittadino prendessero una posizione netta per poter tutelare i cittadini che si troveranno in questa posizione. Anche perché verrebbe meno il requisito di abitabilità della casa con tutti i problemi che ne scaturirebbero”, conclude in una nota il MoVimento 5 Stelle.