Copertine di lana, realizzate a mano da alcune volontarie, saranno consegnate ai neonati per favorire il “pelle a pelle†con la mamma fin dai primi minuti di vita. Il progetto “Noi ti accogliamo†nasce da un’iniziativa a livello nazionale dedicata ai prematuri, poi voluta fortemente per tutti i nati in Valdarno
Trecento copertine di lana merinos, realizzate a mano da numerose volontarie e destinate ai neonati che vengono alla luce all'ospedale del Valdarno: l'obiettivo è di favorire il “pelle a pelle”, cioè il contatto immediato tra mamma e bambino appena nato. Il progetto, che si inserisce nell'ambito di tutte quelle attività portate avanti alla Gruccia per il riconoscimento di "Ospedale amico del bambino" da parte di Unicef, è stato presentato questa mattina.
Si chiama “Noi ti accogliamo”, e prende spunto da un’iniziativa partita a livello nazionale con il nome di “Cuore di maglia” dedicata ai prematuri, poi voluta fortemente in Valdarno da operatori sanitari e volontari per tutti i nati. Erano presenti Barbara Innocenti, fresca di nomina come direttore di presidio; Stefania Mugnai, responsabile Attività Consultoriali del Valdarno; Luca Tafi, direttore di Pediatria; Claudia Bernardini, Operation Manager del Punto Nascita; le ostetriche Chiara Botti, Miriam Capitini, Paola Rossini, Alberta Iadaresta, Ivana Lucia, Ilaria Carrucola, e il presidente della Conferenza dei Sindaci Sergio Chienni.
La consegna ai neonati inizierà già dal 1° dicembre e sarà sperimentale per sei mesi. “L’iniziativa prevede di donare a tutti i neonati, al momento della nascita, una copertina – ha spiegato Stefania Mugnai, promotrice del progetto insieme alle colleghe del Punto Nascita – questa sostituirà il telo che normalmente viene usato durante il pelle a pelle e rappresenta il modo in cui gli operatori del Consultorio e del Punto Nascita accoglieranno la nuova famiglia. 'Cuore di maglia', come detto, è un’associazione nazionale e alcune loro volontarie ci hanno aiutato nel realizzare le copertine, insieme a volontarie del Valdarno. A tutte loro vada un grande ringraziamento”.
“Promuovere il “pelle a pelle” risponde alle Linee Guida dell'UNICEF del 2012 – ha aggiunto Claudia Bernardini – secondo cui le mamme che hanno avuto un parto vaginale o un taglio cesareo con anestesia loco-regionale, e hanno partorito un neonato sano, dovrebbero poter tenere il proprio bambino a contatto “pelle a pelle”, immediatamente dopo la nascita o non appena possibile. Dal pelle a pelle traggono vantaggi fisici e emotivi sia la mamma che il neonato, il quale avrà un adattamento fuori dal grembo materno più precoce e sano, un miglior adattamento metabolico, adeguata ossigenazione, e così via”.
“L’idea è partita un anno fa esatto quando, all’ospedale di Grosseto abbiamo visto dare queste copertine ai bambini nati prematuri – ha precisato Chiara Botti – ci è piaciuta tanto ed abbiamo pensato che da noi avremmo potuto consegnarle a tutti i nati. Così c’è stato un bel lavoro per trovare le volontarie, che hanno aderito con entusiasmo, e per organizzare il lavoro e l’acquisto della lana. Oggi siamo soddisfatte e speriamo che il progetto prenda sempre più campo”.
Ogni copertina, diversa per colori e tema, sarà accompagnata dalla brochure di “Cuore di maglia” e da una pergamena, contenente un pensiero di Frédérick Leboyer, ostetrico e ginecologo francese, firmato dalla figura sanitaria che accompagnerà questo importante momento.
All'iniziativa è andato il plauso di Sergio Chienni, presidente della Conferenza dei Sindaci del Valdarno: "Un progetto che arricchisce ulteriormente la Gruccia, che sta compiendo un percorso importante verso il riconoscimento dell'Unicef. Impreziosire il percorso con questo gesto d'amore, il dono di una copertina di lana realizzato da tante volontarie, è davvero un valore aggiunto".