25, Novembre, 2024

Il Piccolo Ospedale Mirko Mori in Congo è ormai una realtà: in due anni e mezzo qui sono nati oltre trecento bambini

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Completata a luglio dello scorso anno anche la seconda parte della struttura, il progetto dedicato al giovane reggellese va avanti: ora si forniscono nuove strumentazioni per permettere all’ospedale, che è già in piena attività, di fornire cure sempre più adeguate

Nella periferia della città di Kinshasa, capitale della Repubblica Democratica del Congo, il Piccolo Ospedale "Mirko Mori" è ormai una realtà, attivo e operativo da circa due anni e mezzo, mentre la struttura si è ampliata con una seconda ala nel luglio del 2018. L'ospedale porta il nome del giovane reggellese scomparso prematuramente: un progetto che la famiglia ha voluto fortemente, e che ha portato avanti insieme all'associazione Auxilia Toscana e grazie al sostegno di tante persone. 

Sono i numeri a raccontare come un progetto di solidarietà, nato in Valdarno, sia diventato una struttura che è ormai punto di riferimento per le popolazioni locali. "Il nostro progetto del "Piccolo Ospedale per Mirko Mori" nella periferia di Kinshasa, il sogno nato dalla disperazione di vedere una vita spezzarsi troppo presto, piano piano, passo dopo passo, grazie alle donazioni e alla generosità di tutti voi, si è realizzato", racconta Auxilia Toscana nella propria pagina facebook. 

 

Il 19 giugno del 2016, è stata inaugurata la prima parte dell'ospedale, con Sala Parto, Sala medicazione, Sala Maternità, Infermeria e Bagno donne; nel dicembre 2017, dopo la raccolta dei fondi necessari, è cominciata la costruzione della seconda parte dell'ospedale, con Laboratorio analisi, Farmacia, Sala medicazioni, Accettazione, Degenza uomini, Ufficio, Stanza medici; nel luglio 2018 è stata finalmente completata la costruzione della seconda parte dell'ospedale, è stato costruito un inceneritore per i rifiuti speciali. A supporto delle attivit, sono stati installati altri 3 pannelli solari e due batterie di accumulo, ed è stato trivellato un pozzo che, oltre a supplire al fabbisogno dell'ospedale, con un rubinetto esterno, mette a disposizione degli abitanti acqua potabile.

Poi è stata la volta dei macchinari: a novembre 2018 è stata acquistata una incubatrice, ad aprile 2019 sono stati consegnati il letto operatorio, la lampada scialitica, l'aspiratore chirurgico, lo sterilizzatore.

 

E i risultati sono stati tanti: "In due anni e mezzo di attività, 682 pazienti sono passati dal Centro; 312 parti avvenuti; 221 le gravidanze monitorate periodicamente e altrettante le neo mamme seguite nel decorso post-parto; 9 i malati stabilizzati e poi trasferiti verso strutture più grandi; 205 i malati ricoverati; 22 interventi chirurgici; 13 interventi di pronto soccorso in caso di incidenti gravi; 45 alunni delle scuole della zona hanno visitato e fatto pratica usufruendo dei mezzi del nostro laboratorio di analisi; 9 praticanti universitari per la specializzazione, di cui 3  attualmente ancora in forza presso la struttura". 

E ancora visite oculistiche specialistiche, campagne di informazione sull'HIV in collaborazione con il Centre Dream della Comunità di Sant'Egidio a Kinshasa, oltre 3.000 vaccinazioni per la tubercolosi, poliomelite, morbillo, polmonite e pentavalente per meningite, pertosse, difterite, epatite B e tetano neo-natale, rabbia. Il Centro collabora anche con le due Università locali per l'inserimento dei praticanti.

Il prossimo progetto? "La realizzazione di una sala radiologica e l'acquisto di una ambulanza". Insomma, il progetto nato in memoria di Mirko Mori non si ferma. E chi vuole contribuire può farlo attraverso una donazione, questi i riferimenti:

IBAN: IT61T 08457 38020 00000000 6615 intestato a:
@uxilia Toscana onlus – causale "Piccolo ospedale in memoria di Mirko Mori".

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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