A seguito dell’incontro in Regione, il Comitato promotore della Cooperativa che intende rilevare la produzione nello stabilimento figlinese precisa: “Si trattava di una iniziativa promossa dai lavoratori del Comitato, la presenza della Fiom era richiesta da noi. Abbiamo chiesto un incontro ai segretari nazionali di Fiom, Fim, Uilm”
"Siamo pronti a esporre il nostro progetto ai segretari nazionali Fiom, Fim e Uilm, così come siamo disponibili a parlare con tutti gli ex dipendenti interessati". Così i membri del Comitato promotore di una Cooperativa per rilevare almeno parte delle lavorazioni dello stabilimento Bekaert di Figline, chiuso ormai da dicembre. Partiti in 52, arrivati a 64, oggi i membri del Comitato puntualizzano la loro posizione in una nota.
"Venuti a conoscenza di richieste d'incontro inviate alle istituzioni territoriali da parte delle organizzazioni sindacali Fim Cisl e Uilm Uil, vorremmo precisare come membri del Comitato Promotore della Cooperativa dei lavoratori Bekaert che l'incontro in Regione Toscana del 24 maggio scorso era stato richiesto proprio dal Comitato Promotore, e non dalla Fiom Cgil che era presente su istanza dei lavoratori".
"In quella sede – spiegano ancora – abbiamo esposto alle istituzioni il nostro piano industriale per la reindustrializzazione dello stabilimento che sarà poi presentato ufficialmente dal nostro incaricato entro luglio prossimo. Il Comitato ha inoltre inviato il 9 maggio scorso una richiesta d'incontro ai Segretari Nazionali di Fim Fiom e Uilm per esporre loro il progetto".
"Siamo felici – conclude la nota del Comitato – che anche a Fim e Uilm interessi ora conoscere i dettagli del progetto della Cooperativa, ricordiamo però che questi sono già stati illustrati nel corso di assemblee svolte a Figline e aperte alla partecipazione di tutti i lavoratori. Fiduciosi comunque che altri lavoratori aderiranno alla Cooperativa noi andiamo avanti per provare a dare una soluzione occupazionale per tutti".
